da Peace Reporter
Nel Myanmar, sono state liberate 87 persone arrestate durante la repressione contro i monaci e i civili che lo scorso mese manifestavano contro il regime al potere da 45 anni. Tra i rilasciati, 50 membri della Lega nazionale per la democrazia (Nld), il partito d'opposizione capeggaito dal premio Nobel Aung San Suu Kyi che ha passato gli ultimi 19 anni tra arresti domiciliari e carcere.
Lo rende noto il portavoce dell'Nld, Nyan Win. Secondo i media ufficiali, 10 persone sono rimaste uccise durante l'intervento dei militari, mentre gli osservatori occidentali parlano di un bilancio molto più alto. Inoltre, i militari hanno riferito dell'arresto di circa 3000 persone in tutto, anche se solo alcune centinaia sono state rilasciate dopo gli interrogatori. Al momento però è alto il sospetto che i generali stiano svuotando le prigioni nei pressi di Rangoon e trasferendo i detenuti in zone più remote del Paese prima di una nuova visita, prevista per l'inizio del mese prossimo, dell'inviato speciale dell'Onu Ibrahim Gambari.
Lo rende noto il portavoce dell'Nld, Nyan Win. Secondo i media ufficiali, 10 persone sono rimaste uccise durante l'intervento dei militari, mentre gli osservatori occidentali parlano di un bilancio molto più alto. Inoltre, i militari hanno riferito dell'arresto di circa 3000 persone in tutto, anche se solo alcune centinaia sono state rilasciate dopo gli interrogatori. Al momento però è alto il sospetto che i generali stiano svuotando le prigioni nei pressi di Rangoon e trasferendo i detenuti in zone più remote del Paese prima di una nuova visita, prevista per l'inizio del mese prossimo, dell'inviato speciale dell'Onu Ibrahim Gambari.
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