lunedì, ottobre 29, 2007

Parte da Gubbio il Sentiero francescano della pace lungo l’antico tracciato percorso da San Francesco in fuga dalla sua città.

Un sentiero che 800 anni fa fu calcato da Francesco di Assisi dopo la rinuncia alle ricchezze del padre Pietro di Bernardone e la scelta della radicalità evangelica. Era il 1207, aveva nevicato in abbondanza e da Assisi il Poverello si diresse verso Gubbio. Fu l’inizio di un cammino dello spirito, oltre che del corpo Era proprio nel pieno dell’inverno, quando Francesco di Assisi lasciò la sua città, rifiutando tutte le ricchezze del padre e iniziando il cammino di conversione. Un itinerario sofferto e complicato, nato di fronte al crocifisso di San Damiano, ma maturato anche lungo le colline e nelle vallate tra Assisi e Gubbio.

Un antico tracciato di 42 chilometri, oggi percorso dai pellegrini del terzo millennio che camminano sulle orme del Poverello. Un itinerario dell’anima, un viaggio nella memoria, alla ricerca dei luoghi e delle tracce del santo. A Gubbio si può visitare San Francesco della Pace, dove si trova la pietra, ora mensa d’altare, sopra la quale – si narra – Francesco parlò agli eugubini stipulando un patto di pace tra essi e il lupo.
Nel convento di San Francesco, invece, c’è il chiostro edificato – subito dopo la morte del santo – sugli orti, sulla casa e sul fondaco degli Spadalonga, la famiglia che accolse Francesco e lo vestì con il saio. La chiesa di Santa Maria della Vittoria (nella foto), la Vittorina, è il luogo del primo insediamento francescano, donato a Francesco nel 1213 dai benedettini del monastero di San Pietro. L’interno della chiesetta, a una navata, restaurata di recente, contiene tele e affreschi con storie mariane ed episodi della vita del Poverello.
Superati Pontedassi e San Vittorino, si sale il Monte Salce e si prosegue per la valle del Chiascio. Nella frazione di Vallingegno, in lontananza si vede il monastero di San Verecondo de Spissis. Un tempo sorgeva in mezzo a campi di spighe di grano, luogo molto caro a Francesco, ospite più volte dei monaci durante i suoi numerosi viaggi da Assisi a La Verna. Percorrendo il sentiero si incontra poi l’ex monastero di San Pietro in Vigneto. Dedicato all’Apostolo Pietro, immerso in una zona ricca di vigneti, sorge sui ruderi del tempio pagano di Marte Ciprio. Oggi è abitato da un monaco eremita, che si dedica alla preghiera e alla realizzazione di icone.
Più avanti, in alto, a poca distanza dal sentiero, c’è la chiesa di Caprignone, costruita nel XII secolo. Francesco amava molto questo luogo, anche se gli ricordava l’assalto subito dai briganti nel 1207 nella vicina selva.
Accanto al sentiero Francescano della Pace, seguendo brevi deviazioni, è possibile visitare anche alcuni castelli costruiti sulle alture: il castello di Vallingegno con la cinta muraria e la solida torre al centro, situato in posizione dominante sulla valle del Chiascio. Il castello di Petroia ricco di storia, dove hanno abitato personaggi illustri e dove è nato il 7 giugno 1422 il duca Federico da Montefeltro. Il castello di Biscina, di proprietà dal 1356 del famoso giureconsulto Baldo degli Ubaldi di Perugia. Il castello di Coccorano, che apparteneva ai conti Bigazzini, dove Santa Chiara trascorse qualche giorno durante un’estate.
Il Sentiero Francescano della Pace, dopo Valfabbrica, sale verso San Nicolò di Campolongo, dove un tempo c’era un ospizio per pellegrini, per malati e poveri, e passa accanto alla chiesa di San Fortunato, fondata nella seconda metà dell’XI secolo.
Il cammino termina ad Assisi, città ricca di memorie francescane, a cominciare dalle basiliche del Sacro Convento, una vera e propria fortezza posta sul pendio, completata alla fine del ‘400.

Per informazioni:
http://sentierofrancescano.provincia.perugia.it/



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