martedì, novembre 20, 2007

Le persone colpite nel mondo dal virus sono ancora 33 milioni


GINEVRA - Notizie incoraggianti sul fronte della lotta all'Aids. L'Onu nel nuovo rapporto di Unaids, lo speciale programma dedicato al contrasto della malattia, e basato anche sui dati dell'Organizzazione mondiale della sanità, ha rivisto drasticamente al ribasso le stime sul numero di contagiati dall'Hiv. Stando alle nuove statistiche, le persone che convivono con il virus sono 33 milioni, quasi sette milioni in meno delle previsioni fatte lo scorso anno quando si parlava di 39,5 milioni di casi.

La buona notizia è tuttavia mitigata dal fatto che, secondo l'Onu, il nuovo dato è dovuto soprattutto alla revisione delle statistiche sulle infezioni da Hiv in India e dal fatto che il tributo di morte che la malattia continua a pretendere resta altissimo. Nel 2007 le vittime dell'Aids sono state più di due milioni, ovvero circa 5.700 decessi al giorno. A questi vanno aggiunti i 6.800 nuovi casi registrati quotidianamente. Cifre drammatiche, per quanto in declino rispetto al recente passato grazie soprattutto al più ampio accesso ai farmaci anti-retrovirali.

La stragrande maggioranza dei casi è in Africa, ma in alcune zone asiatiche si registra il più veloce tasso di crescita dei contagi. Due terzi delle nuove infezioni sono nell'Africa sub-sahariana, ma il numero totale dei malati nella regione - dove ci sono 22,5 milioni di persone contagiate, tre quarti dei decessi totali - è minore di 1,7 milioni rispetto allo scorso anno.

In Asia ci sono 4,9 milioni di casi, con l'Indonesia che registra l'incremento più veloce del continente e il Vietnam che ha il doppio dei casi rispetto al 2000. In termini procapite la regione più colpita al mondo sono i Caraibi, con l'1 per cento degli adulti contagiati (circa 230.000 persone).

"Questi dati migliorati ci presentano un'immagine più chiara dell'epidemia di Aids, rivelandoci insieme le sfide e le opportunità", ha commentato il direttore esecutivo di Unaids, Peter Piot. "Sicuramente stiamo cominciando a vedere un ritorno dell'investimento. Ma dobbiamo aumentare i nostri sforzi per ridurre significativamente l'impatto dell'Aids nel mondo", ha proseguito.


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