giovedì, novembre 01, 2007
I monaci non si rassegnano, un centinaio sono tornati in strada dopo la violenta repressione del mese scorso
Il rapporto dell'organizzazione umanitaria Human Rights Watch: "Comprati a dieci anni"


RANGOON - Tornano a sfilare i monaci contro il regime birmano. Circa duecento bonzi in saio rosso hanno dato vita ad un nuovo corteo per la democrazia lungo le strade di Pakkoku, una delle città nella Birmania centrale dove è nata la protesta. Mentre si dirigono verso la pagoda di Shwegu, i monaci cantano e recitano la 'Metta Sutta', la preghiera di Budda sull'amore universale. Questa è la prima volta che i monaci birmani tornano in piazza dopo le violente repressioni dello scorso mese. I doni elargiti dal regime militare non hanno avuto nessun effetto sulla determinazione dei relgiosi che si battono in favore della popolazione e del rispetto dei diritti umani
L'inviato Onu, Gambari, tornerà questo fine settimana nel Paese per tentare di riavvicinare governo e opposizione. La giunta militare birmana ha intanto liberato 7 esponenti della Lega per la democrazia, il partito di Suu Kyi, di cui 150 membri sono ancora in carcere.

Intanto l'organizzazione umanitaria Human Rights Watch, denuncia che l'esercito birmano ricorre a
bambini soldato per far fronte al fenomeno della diserzione. Il rapporto della Hrw sostiene che la giunta militare abbia autorizzato i reclutatori a "comperare" bambini, alcuni non hanno neppure dieci anni.
I bambini-soldato sono reclutati in strada, alle fermate dell'autobus o nelle stazioni ferroviarie, nelle povere case dei loro genitori, costretti a seguire i loro aguzzini con la minaccia dell'arresto. "Alcuni vengono picchiati fino a quando non accettano", si dice nel rapporto intitolato "Venduti per essere soldati". Secondo Hrw, sarebbero migliaia i bambini arruolati in questo modo.

"I generali del governo tollerano l'arruolamento di bambini e non puniscono coloro che lo esercitano", sostiene Jo Becker, incaricato della difesa dei diritti dei bambini. "In questa atmosfera i reclutatori militari si dedicano a piacimento al traffico di minori".

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