martedì, dicembre 04, 2007
Prima di impartire la sua benedizione ai fedeli, mons. Gan, nuovo arcivescovo di Guangzhou, ha ricordato che la Chiesa è “una, santa, apostolica e cattolica”. Alla cerimonia “imponente” presenza di agenti di polizia, che hanno controllato a vista i fedeli riuniti nella cattedrale del Sacro Cuore. L’abbraccio del vescovo agli unici stranieri presenti.
da Asia News

Guangzhou (AsiaNews) – La Chiesa cattolica, anche in Cina, è “una, santa, apostolica e cattolica”. Lo ha detto il nuovo arcivescovo di Guangzhou, mons. Joseph Gan Junqiu, subito prima di impartire la benedizione ai fedeli accorsi nella cattedrale del Sacro Cuore per partecipare alla sua ordinazione. Lo riferiscono ad AsiaNews fonti locali, che hanno seguito la cerimonia.

La messa solenne si è svolta questa mattina nella “Casa di Pietra”, la grande cattedrale che si trova nel centro della città. La stampa ed i fedeli delle altre diocesi non sono stati ammessi alla cerimonia “per mancanza di spazio”. Hanno partecipato circa 900 fedeli, dotati di biglietti lasciapassare con sopra segnato il numero di banco loro assegnato e persino la posizione da occupare all’interno dello stesso.
“Imponente” la presenza di agenti della polizia locale e membri dell’Associazione patriottica dei cattolici cinesi [Ap, organo governativo non riconosciuto dalla Santa Sede, che interferisce con la vita della Chiesa e cerca di imporre nelle diocesi i propri vescovi senza il consenso vaticano ndr], che “hanno controllato a vista tutte le persone riunite nella piazza, per tutta la durata della messa”.

Nonostante questo clima, mons. Gan ha approfittato del momento in cui i fedeli si sono scambiati il segno della pace per scendere dall’altare, uscire dalla cattedrale e raggiungere una sala vicina alla chiesa, dove si trovavano altri cattolici che assistevano alla messa tramite un mega schermo. Qui, ha abbracciato gli unici stranieri presenti, in segno di comunione con la Chiesa universale.

I cattolici dell’arcidiocesi di Guangzhou ripongono molte speranze nel loro nuovo pastore. Egli, dicono ad AsiaNews, “è aperto di mente e di cuore ed è stimato dalla gente. Non ama i compromessi, ma sa pure trovare forme di equilibrio là dove talvolta sia difficile praticare la tolleranza. Tutto questo costa sofferenza interiore e comporta amore per la sua gente e per la Chiesa, che è universale. E’ ormai da molti anni che non abbiamo un pastore e siamo felicissimi di questa grazia del Signore”.

Mons. Gan è stato eletto arcivescovo nel novembre del 2006. Subito dopo la sua elezione, ha ricevuto e comunicato ai fedeli del posto l’approvazione della Santa Sede. Grazie all’ostruzionismo dell’Ap, che non ha gradito questa pubblica dichiarazione di fedeltà al Papa, la sua ordinazione è rimasta bloccata fino ad oggi.

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