Cambogia Reportage di Nicola Messina 27/12/2007
Un saluto a tutti i lettori. Mi piacerebbe potervi inviare delle immagini relative al mio percorso di viaggio ma per motivi tecnici, almeno per il momento, non ho la possibilità di farlo.
Oggi purtroppo sono costretto a stravolgere il viaggio. Infatti avrei dovuto proseguire verso Nord per il Ratanakiri, ma avanzare per la terribile pista per Ban Lung da Sem Monorom mi è impossibile.
Se infatti è pensabile con una jeep giungere fino alla remota località di Koh Nhek, risulterebbe arduo arrivare a Ban Lung dal momento che è possibile farlo solo con una motocicletta da cross e ben equipaggiati con scorte di cibo, acqua e denaro. Inoltre i costi sarebbero assai elevati.
Al momento decido di proseguire verso il sud del paese passando per l'obbligato snodo della capitale Phnom Penh. Il tragitto di ritorno da Sem Monorom è massacrante anche stavolta e l'autobus si guasta ancora una volta tant’è che riusciamo ad arrivare nella capitale davvero stremati dopo ben 12 ore di viaggio. Lungo il tragitto di ritorno osservo qualcosa che precedentemente mi era sfuggito: il lavoro minorile. E' molto comune osservare ragazzini con in spalla enormi sacchi azzurri di legname e travi di ferro e che lavorano duramente.
Inoltre dal punto di vista ambientale il disboscamento massiccio è ben visibile ovunque e serve
soprattutto a dare spazio alle monocolture del banano e altri alberi da frutto.
A Phnom Penh pernotto in una guest house niente male per due dollari, situata proprio sul lago. Domattina ho programmato di partire per Kampot.
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