lunedì, dicembre 24, 2007


da PapaBoys.it

CITTA’ DEL VATICANO - "Il Cardinale Tarcisio Bertone? So che è tifoso della Juventus, mi fa piacere. E allora, da tecnico, gli dico: abbia fiducia in questa squadra, è forte, quadrata, ben allenata, con Ranieri che valuto un eccellente allenatore”. Parola di Marcello Lippi (nella foto), il Commissario tecnico che ha portato alla vittoria la Nazionale di Calcio agli ultimi mondiali. Che in esclusiva per ‘Petrus’ indossa i panni del tifoso: “Mi piacerebbe assistere ad una partita della ‘Clericus Cup’, una straordinaria iniziativa, una dimostrazione concreta di come la Chiesa sia sempre al passo con i tempi con la sua sensibilità e la difesa dei valori tradizionali della buona convivenza".

Allora, Lippi: il Papa ha scritto un’Enciclica sulla Speranza. Secondo Lei, il calcio italiano può sperare in un futuro migliore?
"Certo. Il fatto è che a volte si esagera nel sottolineare le cose negative, che pur esistono. Ma il nostro football non sta così male come lo descrivono”.

Parliamo di ‘Calciopoli’…

"Non mi piace rivangare. Forse sono state scritte delle esagerazioni, tanto marciume io non lo vedo. Ma saranno i giudici a pronunciarsi, io posso solo avere fiducia nella giustizia".

Cosa pensa, invece, della violenza negli stadi?

"Anche in questo caso si sono dette e scritte tante inesattezze. L'Italia è davvero un Paese strano. Le assicuro che il calcio italiano è molto meno sporco di quanto si creda. Abbiamo una squadra campione d’Europa e del Mondo, il Milan; la Nazionale inglese è allenata da un italiano, Fabio Capello; siamo la Nazionale campione del mondo in carica: che altro chiedere?".

Che la domenica si possa andare serenamente allo stadio…

"Le ripeto: il calcio è di gran lunga migliore di quanto si creda. Ad esempio: la morte del giovane tifoso laziale del mese scorso, nulla ha a che spartire con il calcio, ma è stata volgarmente e assurdamente strumentalizzata. Se ci fate caso, molti tumulti avvengono prima delle partite e non sono frutto di un rigore dato o negato. Esiste un malessere diffuso, come in tutta la nostra società, e vi domando: perchè lo sport dovrebbe fare eccezione?".

Dunque, il calcio non fa eccezioni...

"Il calcio, quello giocato, no. Piuttosto, intorno al calcio gravita un mondo che sarebbe meglio moralizzare, questo sì".

A chi o cosa allude?

"A chi strumentalizza le frange estreme delle tifoserie, a chi nel passato è stato vittima e succube".

La Santa Sede ha organizzato la Clericus Cup, che ne pensa?

"Ho sentito di questa iniziativa, che trovo bellissima e lodevole. E poi non vedo perchè si debba isolare lo sport dalla religione. Credo, anzi, che, sia pur nel rispetto delle singole sensibilità, la Chiesa con i suoi valori di tolleranza e amicizia, possa contribuire a stemperare qualche tensione".

Il Presidente della Lega, Antonio Matarrese, ha parlato della necessità di una maggior collaborazione tra Chiesa e mondo del calcio...

"Un’idea che mi trova d'accordo, ora aspetto di vedere i contenuti. Personalmente, apprezzo e stimo il Magistero della Chiesa: il bagaglio della tradizione e della cultura cristiana può davvero aiutare tutti".

Verrà a Roma per la Clericus Cup?

"Se mi invitano, volentieri, con molto piacere. Chissà, potrei valutare ed osservare qualche prete-calciatore interessante...".

La Sua fama di talent-scout La precede…

"Diciamo che me ne intendo: anche tra i preti potrebbe esserci un buon giocatore, una speranza...".

Mister Lippi, dica la verità, Le piacerebbe allenare un’eventuale Nazionale vaticana?

“Se Capello è andato in Inghilterra, perchè io non potrei allenare all’estero? Il Vaticano, d’altro canto, è a tutti gli effetti uno Stato straniero. E poi, se gli inglesi si considerano i maestri del calcio, il Vaticano può contare sul Maestro per eccellenza: Cristo".


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