da Radio Vaticana 28/12/07
Nella martoriata regione sudanese del Darfur sempre più bambini muoiono di fame. E’ quanto denuncia il nuovo rapporto dell’ONU precisando che il 16,1% dei bambini coinvolti nel conflitto in atto nella regione dal febbraio 2003 sono affetti da grave malnutrizione. In Darfur sono presenti, attualmente, oltre 13 mila operatori umanitari e circa 80 organizzazioni non governative. Tuttavia, il loro intervento è ostacolato dal peggioramento delle condizioni di sicurezza. Un ulteriore ostacolo è determinato dall’arrivo di nuove ondate di sfollati, a causa di scontri tra tribù. Fonti dell’ONU precisano, inoltre, che nel corso del 2007 è cresciuto il numero delle aree interdette agli operatori. Si temono infatti attacchi contro convogli umanitari. Il nuovo rapporto si basa sulle informazioni raccolte nei mesi di agosto e settembre e, secondo diverse stime, sono più di due milioni gli sfollati interni nella regione. Lo studio denuncia poi “pratiche nutrizionali carenti per neonati e bambini” e un “complessivo peggioramento delle condizioni di sicurezza alimentare”. Il tasso di malnutrizione è molto alto soprattutto tra i bambini tra i 6 e i 29 mesi di vita e nello stato del Darfur del Nord, zona poco popolata e molto arida. Più confortanti sono invece i dati sull’accesso all’acqua e sull’uso di latrine: in questo caso, si registrano infatti miglioramenti rispetto agli anni scorsi. Sul versante politico, infine, Nazioni Unite e Unione Africana cercano di accelerare i tempi per l’invio di una missione congiunta. Ma secondo diversi analisti, sarà difficile completare, entro gennaio, il previsto dispiegamento di circa 26 mila uomini. (A.L.)
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