Eccoci giunti al secondo appuntamento con Nicola Messina, il nostro collaboratore in viaggio nel sud-est asiatico, da dove ci racconta tutto ciò che incontra sulla sua strada...
Sono le 19:28 ora locale. Mi trovo a Siem Reap, nei pressi del complesso di Angkor, un incredibile sito storico, davvero un patrimonio dell'umanità. Fino ad un anno fa, Siem Reap era una cittadina dove non esisteva assolutamente niente, le strade erano per lo più sterrate e si poteva mangiare con un solo dollaro. Adesso la situazione è completamente ribaltata e la cittadina si è espansa in maniera incredibile: numerosi ristoranti, pensioni, hotel e tantissime guest house per tutte le tasche. Insomma, entro un anno Siem Reap diventerà tra le mete piu frequentate dell'intera Asia, e non a caso, vista anche la sua vicinanza ad Angkor. Sarebbe troppo lungo parlare del sito archeologico: vi basti solo pensare che ci vorrebbe almeno una settimana per visitare tutti i templi! Molti di essi sono avviluppati da radici enormi di alberi che letteralmente inghiottiscono ogni struttura, come se la foresta volesse avvolgere ogni cosa...
Anche la gente purtroppo sta cambiando e la genuinità viene sempre meno. Qui a Siem Reap non esiste la cortesia disinteressata tipica delle aree rurali. Purtroppo, così come succede nelle civiltà che si evolvono troppo rapidamente, ogni cosa, un sorriso, uno sguardo, un saluto, è legato alla richiesta inevitabile di denaro.
I mendicanti non esistono più. Un viaggiatore mi ha detto che secondo lui li hanno fatti sparire, perchè fino a due anni fa ce n'erano tanti qui a Siem Reap. Dove siano finiti, nessuno lo sa...
Stamani ho visitato la meravigliosa foresta alluvionale di Kompong Phluk. C'è voluto un po' di tempo per raggiungerla ma ne valeva la pena! Qui gli alberi emergono da un fondale lacustre di 12 metri, e ci si può inoltrare attraverso i suoi scuri meandri dove il silenzio è assoluto. Sembra una foresta petrificata, sospesa nel tempo. Nel villaggio vicino le palafitte raggiungono altezze di 6-7 metri, dato che il livello delle acque può davvero essere notevole a causa delle piene del maestoso Mekong.
Domani partenza per Kompong Cham, che è la porta di accesso per le remote aree del Mondulkiri. Lì sarà davvero difficile poter accedere ancora ad Internet... Questo è tutto, per il momento.
Sono le 19:28 ora locale. Mi trovo a Siem Reap, nei pressi del complesso di Angkor, un incredibile sito storico, davvero un patrimonio dell'umanità. Fino ad un anno fa, Siem Reap era una cittadina dove non esisteva assolutamente niente, le strade erano per lo più sterrate e si poteva mangiare con un solo dollaro. Adesso la situazione è completamente ribaltata e la cittadina si è espansa in maniera incredibile: numerosi ristoranti, pensioni, hotel e tantissime guest house per tutte le tasche. Insomma, entro un anno Siem Reap diventerà tra le mete piu frequentate dell'intera Asia, e non a caso, vista anche la sua vicinanza ad Angkor. Sarebbe troppo lungo parlare del sito archeologico: vi basti solo pensare che ci vorrebbe almeno una settimana per visitare tutti i templi! Molti di essi sono avviluppati da radici enormi di alberi che letteralmente inghiottiscono ogni struttura, come se la foresta volesse avvolgere ogni cosa...
Anche la gente purtroppo sta cambiando e la genuinità viene sempre meno. Qui a Siem Reap non esiste la cortesia disinteressata tipica delle aree rurali. Purtroppo, così come succede nelle civiltà che si evolvono troppo rapidamente, ogni cosa, un sorriso, uno sguardo, un saluto, è legato alla richiesta inevitabile di denaro.
I mendicanti non esistono più. Un viaggiatore mi ha detto che secondo lui li hanno fatti sparire, perchè fino a due anni fa ce n'erano tanti qui a Siem Reap. Dove siano finiti, nessuno lo sa...
Stamani ho visitato la meravigliosa foresta alluvionale di Kompong Phluk. C'è voluto un po' di tempo per raggiungerla ma ne valeva la pena! Qui gli alberi emergono da un fondale lacustre di 12 metri, e ci si può inoltrare attraverso i suoi scuri meandri dove il silenzio è assoluto. Sembra una foresta petrificata, sospesa nel tempo. Nel villaggio vicino le palafitte raggiungono altezze di 6-7 metri, dato che il livello delle acque può davvero essere notevole a causa delle piene del maestoso Mekong.
Domani partenza per Kompong Cham, che è la porta di accesso per le remote aree del Mondulkiri. Lì sarà davvero difficile poter accedere ancora ad Internet... Questo è tutto, per il momento.
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