da Radio Vaticana
Speranza in Cristo e perdono reciproco, chiavi per riportare la pace sulla terra
“Solo il Cristo ci offre la chiave di una vera speranza, di una speranza che sorpassa ogni piccola speranza che possiamo avere”, perché ci orienta all’avvenire e alla "felicità eterna" verso la quale "camminiamo ogni giorno, personalmente e come Chiesa”. E’ il cuore del Messaggio inviato da Benedetto XVI alle migliaia di giovani che, come ogni anno, si accingono a partecipare al 30.mo Incontro europeo di preghiera, organizzato dalla comunità di Taizé. Dal 28 dicembre al primo gennaio 2008, i partecipanti al raduno si ritroveranno al Palaexpo di Ginevra per una nuova tappa del “Pellegrinaggio di fiducia sulla terra”, iniziato nel 1978 per volontà del fondatore di Taizè, Frère Roger Schutz.
“Possa la vostra fiducia in Dio - scrive il Papa ai giovani - suscitare in voi la speranza ed aiutarvi a cambiare il mondo, basandovi sui valori evangelici, in particolare sul perdono, la punta estrema dell’amore”. Se la pace “è frutto della giustizia - conclude Benedetto XVI - essa lo è ancora più del perdono, che sigilla davvero la riconciliazione fra coloro che, ieri, si sfidavano o si opponevano, permettendo loro di fare un cammino insieme”.
Speranza in Cristo e perdono reciproco, chiavi per riportare la pace sulla terra
“Solo il Cristo ci offre la chiave di una vera speranza, di una speranza che sorpassa ogni piccola speranza che possiamo avere”, perché ci orienta all’avvenire e alla "felicità eterna" verso la quale "camminiamo ogni giorno, personalmente e come Chiesa”. E’ il cuore del Messaggio inviato da Benedetto XVI alle migliaia di giovani che, come ogni anno, si accingono a partecipare al 30.mo Incontro europeo di preghiera, organizzato dalla comunità di Taizé. Dal 28 dicembre al primo gennaio 2008, i partecipanti al raduno si ritroveranno al Palaexpo di Ginevra per una nuova tappa del “Pellegrinaggio di fiducia sulla terra”, iniziato nel 1978 per volontà del fondatore di Taizè, Frère Roger Schutz.
“Possa la vostra fiducia in Dio - scrive il Papa ai giovani - suscitare in voi la speranza ed aiutarvi a cambiare il mondo, basandovi sui valori evangelici, in particolare sul perdono, la punta estrema dell’amore”. Se la pace “è frutto della giustizia - conclude Benedetto XVI - essa lo è ancora più del perdono, che sigilla davvero la riconciliazione fra coloro che, ieri, si sfidavano o si opponevano, permettendo loro di fare un cammino insieme”.
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