LIVORNO - A Livorno è grande fermento nel vivere l'attesa di queste ore che ci separano dalla Terza Convocazione dell'Adunanza Eucaristica che inizierà questo sabato 7 Dicembre alle ore 16 con concerto e musica nel Piazzale del Santuario Mariano di Montenero. L'Adunanza è stata 'sollevata' da un coordinamento nazionale di giovani ed associazioni cattoliche, uniti dalla sapiente guida di alcune Congregazioni e si svolgerà sotto l'egida dei monaci benedettini del Santuario Livornese, dedicato alla Madonna, monaci che proporranno sia in apertura sia al termine della notte no-stop di Adorazione Eucaristica canti gregoriani. Ed i giovani attesi ai piedi di Maria di Montenero sono davvero tanti: dai Papaboys, che arriveranno da Roma e da Grosseto, ai ragazzi della Comunità Emmaus di Napoli, della Congregazione dei Sacri Cuori che sono i 'portatori sani' della Croce dell'Adunanza, custodita in questo ultimo mese dall'ultima convocazione Eucaristica che è coincisa con il viaggio di Papa Benedetto alla città di Napoli. In quella occasione, a Secondigliano, la croce era giunta ai ragazzi partenopei direttamente da Roma, e domani saranno i ragazzi stessi della Campania - guidati dal sacerdote Don Enzo Passante - a consegnarla ai ragazzi di Gioventù Benedettina (padroni di casa a Livorno) che saranno i custodi della Croce dell'Adunanza fino alla prossima convocazione che - possiamo anticiparvi - sarà sempre in Toscana il 21 Dicembre notte.
Abbiamo raggiunto il responsabile della Gioventù Benedettina Simone Valenti ed abbiamo rivolto a Simone alcune domande.
- Simone, tu che sei il responsabile del gruppo livornese di Gioventu’ Benedettina, come aspetti questa Adunanza Eucaristica?
Quello che mi aspetto è una cosa memorabile per la città di Livorno, per il Santuario Benedettino, dove si venera la Madonna di Montenero, Patrona della Toscana, e per tutta la gioventù che confluirà durante la notte tra il 7 e l’8 dicembre. Perché non resti un episodio isolato e perché ridia al nostro amato Santuario una vivacità e una centralità propria di un “faro” a cui in futuro guarderanno i giovani toscani. Per secoli il nostro Santuario e la Madonna di Montenero, sono stati al centro dei cuori e dei pensieri di generazioni di livornesi e di toscani. Mi aspetto anche e sopratutto che la Madonnina intenerita da questo dolce evento possa farci la grazia di mandarci tanti nuovi giovani monaci a rinsaldare le fila dei benedettini in estinzione.
- Parlaci di Gioventu’ Benedettina.
La Gioventù Benedettina o Militia Sancti Benedicti, nasce intorno all’anno 2000, nasce da un gruppo di ragazzi, stanchi della solita vita vuota e piena di angosce, priva di prospettive ma soprattutto senza fede, che a seguito di sofferenze e dispiaceri hanno scoperto per la prima volta, il valore infinito dell’Amore di Maria e di Gesù e si sono riuniti intorno ad un monaco, don Luca Giustarini che con l’affetto di un padre, li ha fatti crescere nella fede, nell’attaccamento per le nostre tradizioni cristiane, e soprattutto vicini alla santa regola di San Benedetto.
- In Gioventù Benedettina avete riscoperto la gioia di essere giovani cristiani e di comunicare questa gioia anche ad altri?
In una società come la nostra, malata di relativismo, di anticristianesimo militante, è fondamentale far capire a tutti il valore infinito del messaggio di Gesù che ci offre la VITA ETERNA, Lui ci dice, Io sono la Via, la Verità e la Vita, tutto il resto è vanità, noi dobbiamo imparare davvero, che soltanto attraverso Gesù possiamo salvare la nostra e l’anima dei fratelli, purtroppo notiamo che qualche volta anche all’interno della Santa Chiesa si è insinuato un falso buonismo che ci fa pensare che una persona possa salvarsi da sola, comportandosi bene e correttamente, ma senza Gesù noi non possiamo fare niente ne tanto meno salvare nessuno.
Abbiamo raggiunto il responsabile della Gioventù Benedettina Simone Valenti ed abbiamo rivolto a Simone alcune domande.
- Simone, tu che sei il responsabile del gruppo livornese di Gioventu’ Benedettina, come aspetti questa Adunanza Eucaristica?
Quello che mi aspetto è una cosa memorabile per la città di Livorno, per il Santuario Benedettino, dove si venera la Madonna di Montenero, Patrona della Toscana, e per tutta la gioventù che confluirà durante la notte tra il 7 e l’8 dicembre. Perché non resti un episodio isolato e perché ridia al nostro amato Santuario una vivacità e una centralità propria di un “faro” a cui in futuro guarderanno i giovani toscani. Per secoli il nostro Santuario e la Madonna di Montenero, sono stati al centro dei cuori e dei pensieri di generazioni di livornesi e di toscani. Mi aspetto anche e sopratutto che la Madonnina intenerita da questo dolce evento possa farci la grazia di mandarci tanti nuovi giovani monaci a rinsaldare le fila dei benedettini in estinzione.
- Parlaci di Gioventu’ Benedettina.
La Gioventù Benedettina o Militia Sancti Benedicti, nasce intorno all’anno 2000, nasce da un gruppo di ragazzi, stanchi della solita vita vuota e piena di angosce, priva di prospettive ma soprattutto senza fede, che a seguito di sofferenze e dispiaceri hanno scoperto per la prima volta, il valore infinito dell’Amore di Maria e di Gesù e si sono riuniti intorno ad un monaco, don Luca Giustarini che con l’affetto di un padre, li ha fatti crescere nella fede, nell’attaccamento per le nostre tradizioni cristiane, e soprattutto vicini alla santa regola di San Benedetto.
- In Gioventù Benedettina avete riscoperto la gioia di essere giovani cristiani e di comunicare questa gioia anche ad altri?
In una società come la nostra, malata di relativismo, di anticristianesimo militante, è fondamentale far capire a tutti il valore infinito del messaggio di Gesù che ci offre la VITA ETERNA, Lui ci dice, Io sono la Via, la Verità e la Vita, tutto il resto è vanità, noi dobbiamo imparare davvero, che soltanto attraverso Gesù possiamo salvare la nostra e l’anima dei fratelli, purtroppo notiamo che qualche volta anche all’interno della Santa Chiesa si è insinuato un falso buonismo che ci fa pensare che una persona possa salvarsi da sola, comportandosi bene e correttamente, ma senza Gesù noi non possiamo fare niente ne tanto meno salvare nessuno.
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