India: l'organizzazione nazionalista Vishva Hindu Parishad voleva proibire ai cristiani di celebrare il Natale. Una lunga lista di violenze: 3 uccisi e 13 chiese cristiane bruciate dai fondamentalisti. Attaccate anche alcune postazioni della polizia.
dal sito di AsiaNews
New Delhi (AsiaNews) - Natale di violenza in Orissa. Tre persone sono state uccise; 13 chiese bruciate; 2 case parrocchiali distrutte; decine di feriti, molti dei quali in gravissime condizioni; un orfanotrofio cristiano vandalizzato; treni bloccati per ore; auto della polizia bruciate: è il bilancio provvisorio di un attacco a tutto campo dell’organizzazione fondamentalista Vishva Hindu Parishad (Vhp) cominciato alla vigilia di Natale e continuato per tutto il giorno di ieri. La polizia ha decretato il coprifuoco in molti villaggi, ma non riesce ancora a controllare tutta la situazione.
La scintilla della deflagrazione è cominciata a Bramunigam di Phulbani (Orissa) il 24 dicembre, quando Swami Lakhananda Sarswati, un leader locale del Vhp, 80enne, insieme alle sue guardie del corpo, hanno visitato una zona cristiana, dove i fedeli avevano issato delle tende per la celebrazione del Natale, distrutte in precedenza da 300 membri del Vhp. Il litigio che ne è seguito, diffuso dai media come “un attacco a Swami Lakhananda Sarswati”, ha scatenato una giornata di “sciopero” nazionale dell’Orissa, lanciato dal Vhp.
Nel distretto di Phulbani si è scatenato l’inferno. Molti membri del Vhp, con armi da fuoco, hanno attaccato 13 chiese, proibito ai cristiani di celebrare il Natale e sparato su alcuni fedeli facendo tre morti (due di loro sono cristiani). I feriti sono decine e almeno 3 di loro stanno lottando con la morte. Gli scontri sono continuati anche nella giornata di Natale, mentre – secondo testimonianze locali – la polizia non è intervenuta per nulla.
Una lista delle violenze, diffusa dalla All India Christian Council, comprende:
1) a Daringabadi, un ufficio della World Vision of India (protestante) è stato bruciato; i documenti dell’ufficio sono stati distrutti, inseme a una jeep e a 7 motociclette
2) A Ballinguda, 5 chiese sono state danneggiate. Fra essi vi sono una chiesa battista, una cattolica, una pentecostale, un convento di suore cattoliche. Mobili, altoparlanti, microfoni, tende sono stati bruciati. Vandalizzata anche una scuola di computer. I membri del Vhp hanno bloccato una liturgia in una chiesa battista.
3) A Nuagam le chiese dei villaggi di Kdupakia, Sirtiguda, Gosukia e Jangungia sono state assalite, mobili, proprietà e oggetti liturgici distrutti.
4) A Chakapad, una chiesa è stata incendiata mentre si teneva una celebrazione all’interno. Alcuni fedeli sono rimasti gravemente feriti.
5) A Phringia, una chiesa cattolica è stata distrutta da una bomba lanciata dai fondamentalisti. Il pastore protestante Junas Digal è stato rasato a zero, trascinato in un tempio indù e costretto a inginocchiarsi davanti alle divinità indù.
6) A Raikia, decine di negozi appartenenti a cristiani sono stati distrutti. I gruppi del Vhp, imbracciando delle armi, hanno presidiato le strade per tutta la giornata di ieri, ordinando ai cristiani di rimanere in casa.
7) A Phulbani, a cattolici e battisti è stato vietato di celebrare il Natale nelle loro chiese. Un orfanotrofio retto da un sacerdote cattolico è stato attaccato e 3 veicoli sono stati bruciati. La scuola del Carmelo a Phulbani ha subito violenze e i bus della scuola sono stati distrutti e bruciati.
Molti cristiani denunciano l’inerzia dei poliziotti. Ma a Phulbani e Tikabali la folla dei fondamentalisti ha preso di mira anche loro: una stazione di polizia e un posto di blocco sono stati bruciati, insieme a una jeep per le ispezioni. Anche la casa del ministro Padmanabh Beheras è stata attaccata. Un vasto numero di treni ha subito ritardi a causa di un sit-in di 4 ore inscenato dal Vhp sui binari e sulle autostrade di Cuttack, Balasore, Bubaneshwar e Bhadrak.
Il commissario Satyabrata Sahu ha dichiarato di aver imposto il coprifuoco a Phulbani, Baliguda, Daringibadi e Brahmanigaon, ma la situazione non è ancora tornata alla normalità.
Nel distretto di Phulbani vi sono circa 100 mila cristiani su una popolazione di 650 mila. L’Orissa è uno stato dove il fondamentalismo nazionalista indù è molto forte. Dal 1968 vi è una legge anti-conversione, che blocca la missione dei cristiani. Nel 1999 il missionario australiano Graham Staines e i suoi due figli sono stati uccisi e bruciati nella loro auto. Sempre nel ’99, è stato ucciso anche un sacerdote cattolico, p. Arul Doss.
dal sito di AsiaNews
New Delhi (AsiaNews) - Natale di violenza in Orissa. Tre persone sono state uccise; 13 chiese bruciate; 2 case parrocchiali distrutte; decine di feriti, molti dei quali in gravissime condizioni; un orfanotrofio cristiano vandalizzato; treni bloccati per ore; auto della polizia bruciate: è il bilancio provvisorio di un attacco a tutto campo dell’organizzazione fondamentalista Vishva Hindu Parishad (Vhp) cominciato alla vigilia di Natale e continuato per tutto il giorno di ieri. La polizia ha decretato il coprifuoco in molti villaggi, ma non riesce ancora a controllare tutta la situazione.
La scintilla della deflagrazione è cominciata a Bramunigam di Phulbani (Orissa) il 24 dicembre, quando Swami Lakhananda Sarswati, un leader locale del Vhp, 80enne, insieme alle sue guardie del corpo, hanno visitato una zona cristiana, dove i fedeli avevano issato delle tende per la celebrazione del Natale, distrutte in precedenza da 300 membri del Vhp. Il litigio che ne è seguito, diffuso dai media come “un attacco a Swami Lakhananda Sarswati”, ha scatenato una giornata di “sciopero” nazionale dell’Orissa, lanciato dal Vhp.
Nel distretto di Phulbani si è scatenato l’inferno. Molti membri del Vhp, con armi da fuoco, hanno attaccato 13 chiese, proibito ai cristiani di celebrare il Natale e sparato su alcuni fedeli facendo tre morti (due di loro sono cristiani). I feriti sono decine e almeno 3 di loro stanno lottando con la morte. Gli scontri sono continuati anche nella giornata di Natale, mentre – secondo testimonianze locali – la polizia non è intervenuta per nulla.
Una lista delle violenze, diffusa dalla All India Christian Council, comprende:
1) a Daringabadi, un ufficio della World Vision of India (protestante) è stato bruciato; i documenti dell’ufficio sono stati distrutti, inseme a una jeep e a 7 motociclette
2) A Ballinguda, 5 chiese sono state danneggiate. Fra essi vi sono una chiesa battista, una cattolica, una pentecostale, un convento di suore cattoliche. Mobili, altoparlanti, microfoni, tende sono stati bruciati. Vandalizzata anche una scuola di computer. I membri del Vhp hanno bloccato una liturgia in una chiesa battista.
3) A Nuagam le chiese dei villaggi di Kdupakia, Sirtiguda, Gosukia e Jangungia sono state assalite, mobili, proprietà e oggetti liturgici distrutti.
4) A Chakapad, una chiesa è stata incendiata mentre si teneva una celebrazione all’interno. Alcuni fedeli sono rimasti gravemente feriti.
5) A Phringia, una chiesa cattolica è stata distrutta da una bomba lanciata dai fondamentalisti. Il pastore protestante Junas Digal è stato rasato a zero, trascinato in un tempio indù e costretto a inginocchiarsi davanti alle divinità indù.
6) A Raikia, decine di negozi appartenenti a cristiani sono stati distrutti. I gruppi del Vhp, imbracciando delle armi, hanno presidiato le strade per tutta la giornata di ieri, ordinando ai cristiani di rimanere in casa.
7) A Phulbani, a cattolici e battisti è stato vietato di celebrare il Natale nelle loro chiese. Un orfanotrofio retto da un sacerdote cattolico è stato attaccato e 3 veicoli sono stati bruciati. La scuola del Carmelo a Phulbani ha subito violenze e i bus della scuola sono stati distrutti e bruciati.
Molti cristiani denunciano l’inerzia dei poliziotti. Ma a Phulbani e Tikabali la folla dei fondamentalisti ha preso di mira anche loro: una stazione di polizia e un posto di blocco sono stati bruciati, insieme a una jeep per le ispezioni. Anche la casa del ministro Padmanabh Beheras è stata attaccata. Un vasto numero di treni ha subito ritardi a causa di un sit-in di 4 ore inscenato dal Vhp sui binari e sulle autostrade di Cuttack, Balasore, Bubaneshwar e Bhadrak.
Il commissario Satyabrata Sahu ha dichiarato di aver imposto il coprifuoco a Phulbani, Baliguda, Daringibadi e Brahmanigaon, ma la situazione non è ancora tornata alla normalità.
Nel distretto di Phulbani vi sono circa 100 mila cristiani su una popolazione di 650 mila. L’Orissa è uno stato dove il fondamentalismo nazionalista indù è molto forte. Dal 1968 vi è una legge anti-conversione, che blocca la missione dei cristiani. Nel 1999 il missionario australiano Graham Staines e i suoi due figli sono stati uccisi e bruciati nella loro auto. Sempre nel ’99, è stato ucciso anche un sacerdote cattolico, p. Arul Doss.
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