L'Assemblea Generale si è pronunciata con 104 voti a favore; 54 i no, 29 le astensioni. D'Alema: "Ora l'abolizione"
Il nostro blog ha seguito sempre da vicino il percorso istituzionale, ed ora il sogno è diventato realtà: l'Assemblea Generale dell'Onu ha detto sì alla moratoria contro la pena di morte nel mondo. I voti a favore sono stati 104, quelli contrari 54, le astensioni 29. L'iniziativa è stata fortemente sostenuta dall'Italia, che da almeno 13 anni è in prima fila nella battaglia per la cancellazione delle sentenze capitali.
GLI ULTIMI NO - La moratoria è stata approvata alle 11,45 ora di New York, le 17,45 in Italia, dopo le dichiarazioni di voto contrarie di Antigua e Barbuda, Barbados, Singapore e Nigeria e quella favorevole del rappresentante del Messico. Alla fine i voti a favore sono stati cinque in più rispetto a quanto pronosticabile nelle migliori previsioni. E, soprattutto, è stata superata agevolmente la soglia «psicologica» dei cento sì che dà al provvedimento maggiore forza e consistenza.
IL VOTO DI NOVEMBRE - Il 15 novembre, forte di 99 voti, un documento propedeutico al sì dell'Assemblea era stato approvato dopo due giorni di dibattito che aveva visto schierato contro la proposta un fronte composito, che metteva insieme gli Stati Uniti e alcuni loro avversari storici come Iran, Sudan e Cina. Nelle ultime ore prima del voto definitivo quattro Paesi - Guinea Bissau, Repubblica Democratica del Congo, Kiribati e Palau - avevano sciolto la riserva decidendo di schierarsi per il sì.
«E ORA L'ABOLIZIONE» - L'approvazione della risoluzione per la moratoria contro la pena di morte, che di fatto significa un invito alla «sospensione» di tutte le esecuzioni già programmate e il divieto di infliggerne di nuove da parte dei tribunali, dà l'opportunità di aprire un dibattito «anche in vista dell'abolizione». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, pochi istanti dopo il sì dell'Onu alla moratoria sulla pena capitale. D'Alema ha parlato anche di «grande soddisfazione» e di «risultato al di là delle aspettative».
«ORGOGLIO PER L'ITALIA» - Anche il premier Romano Prodi ha accolto con grande entusiasmo la notizia del voto favorevole dell'assemblea: «E' un giorno storico - ha detto - la commozione è intensa». Il capo del governo ha sottolineato che «l’orgoglio dell’Italia è di aver promosso per prima un’iniziativa progressivamente trasformata in una grande coalizione intesa a favorire i diritti dell’uomo». In questo modo, ha sottolineato, «l’Italia ha molto contribuito alla diffusione della pace e giustizia nel mondo».
Il nostro blog ha seguito sempre da vicino il percorso istituzionale, ed ora il sogno è diventato realtà: l'Assemblea Generale dell'Onu ha detto sì alla moratoria contro la pena di morte nel mondo. I voti a favore sono stati 104, quelli contrari 54, le astensioni 29. L'iniziativa è stata fortemente sostenuta dall'Italia, che da almeno 13 anni è in prima fila nella battaglia per la cancellazione delle sentenze capitali.
GLI ULTIMI NO - La moratoria è stata approvata alle 11,45 ora di New York, le 17,45 in Italia, dopo le dichiarazioni di voto contrarie di Antigua e Barbuda, Barbados, Singapore e Nigeria e quella favorevole del rappresentante del Messico. Alla fine i voti a favore sono stati cinque in più rispetto a quanto pronosticabile nelle migliori previsioni. E, soprattutto, è stata superata agevolmente la soglia «psicologica» dei cento sì che dà al provvedimento maggiore forza e consistenza.
IL VOTO DI NOVEMBRE - Il 15 novembre, forte di 99 voti, un documento propedeutico al sì dell'Assemblea era stato approvato dopo due giorni di dibattito che aveva visto schierato contro la proposta un fronte composito, che metteva insieme gli Stati Uniti e alcuni loro avversari storici come Iran, Sudan e Cina. Nelle ultime ore prima del voto definitivo quattro Paesi - Guinea Bissau, Repubblica Democratica del Congo, Kiribati e Palau - avevano sciolto la riserva decidendo di schierarsi per il sì.
«E ORA L'ABOLIZIONE» - L'approvazione della risoluzione per la moratoria contro la pena di morte, che di fatto significa un invito alla «sospensione» di tutte le esecuzioni già programmate e il divieto di infliggerne di nuove da parte dei tribunali, dà l'opportunità di aprire un dibattito «anche in vista dell'abolizione». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, pochi istanti dopo il sì dell'Onu alla moratoria sulla pena capitale. D'Alema ha parlato anche di «grande soddisfazione» e di «risultato al di là delle aspettative».
«ORGOGLIO PER L'ITALIA» - Anche il premier Romano Prodi ha accolto con grande entusiasmo la notizia del voto favorevole dell'assemblea: «E' un giorno storico - ha detto - la commozione è intensa». Il capo del governo ha sottolineato che «l’orgoglio dell’Italia è di aver promosso per prima un’iniziativa progressivamente trasformata in una grande coalizione intesa a favorire i diritti dell’uomo». In questo modo, ha sottolineato, «l’Italia ha molto contribuito alla diffusione della pace e giustizia nel mondo».
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.