domenica, dicembre 16, 2007

di Fabio Vitucci

Dopo la solidarietà espressa con la cittadinanza onoraria ad Aung San Suu Kyi, una nuova iniziativa a Pisa per chiedere libertà e democrazia per il popolo birmano.

Abbiamo tutti ancora negli occhi le tragiche immagini di qualche mese fa, con la rivolta pacifica dei monaci birmani sedata con il terrore e la violenza dalla giunta militare del Myanmar. Ora è quasi sceso il silenzio su questa terribile situazione, nonostante i tanti appelli internazionali a favore del popolo birmano. La città di Pisa, da subito schierata in prima linea sul fronte del rispetto dei diritti umani, non molto tempo fa ha conferito la cittadinanza onoraria a San Suu Kyi, premio Nobel per la Pace e prigioniera da mesi del regime dittatoriale birmano. Lunedì 17 dicembre la campagna per la libertà della Birmania avrà proprio a Pisa un nuovo momento di riflessione e di impegno: il Comune di Pisa ha infatti promosso una serata dedicata alla solidarietà con il popolo birmano che si svolgerà, con inizio alle ore 20.30, al cinema Arsenale. L’evento avrà il concorso della FIM Cisl di Pisa, dell’Istituto Lama Tzong Khapa e di Amnesty International.
Il programma prevede l’intervento del sindaco di Pisa Paolo Fontanelli e successivamente la proiezione del film ‘L’arpa birmana’ (1956). Seguirà un dibattito sulla storia e la situazione in Birmania al quale parteciperanno, tra gli altri, il monaco buddista Raffaello Longo, il segretario della FIM Cisl Angelo Mangino e la rappresentante di Amnesty International Anna Violante.

Nel corso della serata, significativamente intitolata ‘Quanto è lontana la Birmania?’, sarà possibile firmare gli appelli per la liberazione delle persone arrestate durante le manifestazioni popolari di settembre, ed una raccolta di firme per la liberazione della signora San Suu Kyi. Si ricorda che il film capolavoro ‘L’arpa birmana’, firmato dal regista giapponese Kon Ichikawa, racconta la storia di un soldato giapponese che, rimasto sconvolto dagli orrori della guerra in Birmania, decide di rimanervi, diventa monaco buddista e dedica la propria vita alle onoranze funebri dei commilitoni caduti e delle vittime della guerra. Giudicato il film più pacifista sul conflitto mondiale, l’opera del maestro giapponese Ichikawa si aggiudicò moltissimi riconoscimenti in tutto il mondo, tra cui il Leone d’oro al Festival di Venezia. L’ingresso al cinema Arsenale è gratuito e aperto a tutti.


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