Bocciatura dall'Ue: «Violati i diritti fondamentali». Osce: in Russia elezioni «non corrette». Critiche anche dal Consiglio d'Europa e Prodi. Bush non chiamerà Putin. Ma Sarkozy si congratula.
dal Corriere della Sera
MOSCA - Gli osservatori dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) bocciano il voto che ha incoronato - con oltre il 64% dei suffragi - il partito del presidente Vladimir Putin, Russia Unita. L'organizzazione ha giudicato «non corrispondenti agli standard dell'Osce» le elezioni legislative che si sono tenute domenica in Russia. Critiche anche dall'Unione europea e dagli Usa. Al punto che Bush non chiamerà Putin per congratularsi per il risultato: il leader del Cremlino «non era un candidato» ha annunciato il portavoce della Casa Bianca. L'unico statista occidentale a complimentarsi con il presidente russo è stato Sarkozy.
STANDARD DEMOCRATICI - Le elezioni per la Duma russa «non si sono svolte in modo corretto e non hanno rispettato molti degli impegni presi a livello di Osce e di Consiglio d’Europa né gli standard democratici», si legge in un comunicato dell’Osce. Un giudizio che contrasta con la Commissione elettorale russa, che ha fatto sapere che durante le elezioni tutto si è svolto regolarmente. All'apparenza inappellabile il gidizio di Vladimir Churov, presidente della commissione, che ha detto che «non ci sono state irregolarità e che non potevano esserci», pur ammettendo poi che ci sono stati «problemi» in alcuni collegi elettorali e assicurando che la Commissione «sta studiando» le denunce presentate. L'Ocse, per la verità, ha riconosciuto che «in generale le elezioni sono state bene organizzate e sono stati notati considerevoli miglioramenti tecnici. Tuttavia, il voto si è svolto in un’atmosfera che ha limitato seriamente la competizione politica e con frequenti abusi e con copertura mediatica pesantemente a favore del partito al potere».
CRITICHE DA UE E USA- Anche l'Unione europea ha criticato le elezioni parlamentari russe: parlando ai giornalisti a Berlino, il Commissario europeo per gli Affari esteri, Benita Ferrero-Waldner, ha detto che la libertà di parola e i diritti assembleari sono stati violati prima del voto. «Abbiamo visto violazioni dei diritti fondamentali», ha affermato il commissario. Intanto, la Casa Bianca ha rinnovato il suo appello a Mosca perchè indaghi sulle accuse di frode e brogli. La portavoce ha detto oggi che gli Stati Uniti «hanno esortato la Russia ad indagare» sulle accuse di irregolarità elettorali. Il presidente George W. Bush aveva espresso «inquietudine» ancora prima del voto in Russia quando erano divampate polemiche sulla mancanza di monitoraggio, ha affermato la portavoce Dana Perino.
CONSIGLIO D'EUROPA - Critiche anche dal Consiglio d'Europa: il capo della delegazione, Luc Van Der Brande, ha sottolineato che sono stati notati «elementi negativi»: in primo luogo il fatto che nel paese è «assente una reale divisione tra potere esecutivo e giudiziario». «C'è stata una evidente, enorme attività dell'apparato del Cremlino per l'organizzazione e lo svolgimento delle elezioni - ha proseguito il capo delegazione - si notava indubbiamente un abuso di risorse dell'amministrazione». Attorno alle elezioni, «si è creata una situazione unica: per i 47 Paesi del Consiglio d'Europa l'eventualità di un presidente in carica che partecipi a elezioni parlamentari non ha precedenti». Van der Brande ha ricordato che nello statuto dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, uno dei punti chiave è «il rispetto della posizione neutrale del Capo di Stato nei confronti dei mezzi di comunicazione di massa e nel finanziamento di campagne elettorali».
PRODI: PUTIN CHIARISCA - Sulla questione è intervenuto anche il premier Romano Prodi. «È interesse di tutti, a cominciare dalle autorità russe, chiarire e tranquillizzare la comunità internazionale e porre termine ai problemi ed agli interrogativi sollevati» ha dichiarato il presidente del Consiglio da Tirana, in Albania.
SARKOZY SI CONGRATULA - «Calorose» congratulazioni sono invece giunte «all'amico Putin» dal presidente francese, Nicolas Sarkozy, per la vittoria del partito Russia Unita. Lo ha annunciato il Cremlino in un comunicato.
IRREGOLARITA' - Quando ancora non erano stati chiusi i seggi elettorali, il Partito comunista di Ghennadi Zhiuganov aveva denunciato un «fiume di illegalità» annunciando che avrebbero presentato ricorsi alla magistratura. Secondo Zhiuganov, al suo partito sarebbero «stati sottratti l'11 per cento dei voti per favorire il partito liberaldemocratico e Russia Giusta», la formazione filo-Putin. Proteste anche dall'Unione delle Forze di Destra, anch'esso rimasto fuori dalla Duma. Il leader del partito di governo, Russia Unita, Boris Grizlov, ha ammesso l'esistenza di «alcune infrazioni», ma si è rifiutato di metterne in dubbio il carattere «democratico»: per Grizlov, «il fatto che ci siano state delle denunce dimostra che le elezioni sono state aperte e trasparenti».
KASPAROV - Un altro oppositore di Putin, Garry Kasparov, ha convocato una manifestazione di protesta alla quale i partecipanti sono stati invitati a vestirsi a lutto. L'ex campione del mondo di scacchi ha definito le elezioni «le più sporche della storia della Russia moderna». Kasparov domenica aveva strappato la sua scheda elettorale e la settimana precedente era stato arrestato per cinque giorni per aver manifestato di fronte alla commissione centrale elettorale.
dal Corriere della Sera
MOSCA - Gli osservatori dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) bocciano il voto che ha incoronato - con oltre il 64% dei suffragi - il partito del presidente Vladimir Putin, Russia Unita. L'organizzazione ha giudicato «non corrispondenti agli standard dell'Osce» le elezioni legislative che si sono tenute domenica in Russia. Critiche anche dall'Unione europea e dagli Usa. Al punto che Bush non chiamerà Putin per congratularsi per il risultato: il leader del Cremlino «non era un candidato» ha annunciato il portavoce della Casa Bianca. L'unico statista occidentale a complimentarsi con il presidente russo è stato Sarkozy.
STANDARD DEMOCRATICI - Le elezioni per la Duma russa «non si sono svolte in modo corretto e non hanno rispettato molti degli impegni presi a livello di Osce e di Consiglio d’Europa né gli standard democratici», si legge in un comunicato dell’Osce. Un giudizio che contrasta con la Commissione elettorale russa, che ha fatto sapere che durante le elezioni tutto si è svolto regolarmente. All'apparenza inappellabile il gidizio di Vladimir Churov, presidente della commissione, che ha detto che «non ci sono state irregolarità e che non potevano esserci», pur ammettendo poi che ci sono stati «problemi» in alcuni collegi elettorali e assicurando che la Commissione «sta studiando» le denunce presentate. L'Ocse, per la verità, ha riconosciuto che «in generale le elezioni sono state bene organizzate e sono stati notati considerevoli miglioramenti tecnici. Tuttavia, il voto si è svolto in un’atmosfera che ha limitato seriamente la competizione politica e con frequenti abusi e con copertura mediatica pesantemente a favore del partito al potere».
CRITICHE DA UE E USA- Anche l'Unione europea ha criticato le elezioni parlamentari russe: parlando ai giornalisti a Berlino, il Commissario europeo per gli Affari esteri, Benita Ferrero-Waldner, ha detto che la libertà di parola e i diritti assembleari sono stati violati prima del voto. «Abbiamo visto violazioni dei diritti fondamentali», ha affermato il commissario. Intanto, la Casa Bianca ha rinnovato il suo appello a Mosca perchè indaghi sulle accuse di frode e brogli. La portavoce ha detto oggi che gli Stati Uniti «hanno esortato la Russia ad indagare» sulle accuse di irregolarità elettorali. Il presidente George W. Bush aveva espresso «inquietudine» ancora prima del voto in Russia quando erano divampate polemiche sulla mancanza di monitoraggio, ha affermato la portavoce Dana Perino.
CONSIGLIO D'EUROPA - Critiche anche dal Consiglio d'Europa: il capo della delegazione, Luc Van Der Brande, ha sottolineato che sono stati notati «elementi negativi»: in primo luogo il fatto che nel paese è «assente una reale divisione tra potere esecutivo e giudiziario». «C'è stata una evidente, enorme attività dell'apparato del Cremlino per l'organizzazione e lo svolgimento delle elezioni - ha proseguito il capo delegazione - si notava indubbiamente un abuso di risorse dell'amministrazione». Attorno alle elezioni, «si è creata una situazione unica: per i 47 Paesi del Consiglio d'Europa l'eventualità di un presidente in carica che partecipi a elezioni parlamentari non ha precedenti». Van der Brande ha ricordato che nello statuto dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, uno dei punti chiave è «il rispetto della posizione neutrale del Capo di Stato nei confronti dei mezzi di comunicazione di massa e nel finanziamento di campagne elettorali».
PRODI: PUTIN CHIARISCA - Sulla questione è intervenuto anche il premier Romano Prodi. «È interesse di tutti, a cominciare dalle autorità russe, chiarire e tranquillizzare la comunità internazionale e porre termine ai problemi ed agli interrogativi sollevati» ha dichiarato il presidente del Consiglio da Tirana, in Albania.
SARKOZY SI CONGRATULA - «Calorose» congratulazioni sono invece giunte «all'amico Putin» dal presidente francese, Nicolas Sarkozy, per la vittoria del partito Russia Unita. Lo ha annunciato il Cremlino in un comunicato.
IRREGOLARITA' - Quando ancora non erano stati chiusi i seggi elettorali, il Partito comunista di Ghennadi Zhiuganov aveva denunciato un «fiume di illegalità» annunciando che avrebbero presentato ricorsi alla magistratura. Secondo Zhiuganov, al suo partito sarebbero «stati sottratti l'11 per cento dei voti per favorire il partito liberaldemocratico e Russia Giusta», la formazione filo-Putin. Proteste anche dall'Unione delle Forze di Destra, anch'esso rimasto fuori dalla Duma. Il leader del partito di governo, Russia Unita, Boris Grizlov, ha ammesso l'esistenza di «alcune infrazioni», ma si è rifiutato di metterne in dubbio il carattere «democratico»: per Grizlov, «il fatto che ci siano state delle denunce dimostra che le elezioni sono state aperte e trasparenti».
KASPAROV - Un altro oppositore di Putin, Garry Kasparov, ha convocato una manifestazione di protesta alla quale i partecipanti sono stati invitati a vestirsi a lutto. L'ex campione del mondo di scacchi ha definito le elezioni «le più sporche della storia della Russia moderna». Kasparov domenica aveva strappato la sua scheda elettorale e la settimana precedente era stato arrestato per cinque giorni per aver manifestato di fronte alla commissione centrale elettorale.
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