giovedì, gennaio 24, 2008

dal nostro corrispondente
in Libano

Padre Damiano Puccini


Oggi giovedì 24 gennaio in tutto il Libano la popolazione intera vive una giornata di sciopero generale per protestare contro l’aumento eccessivo e costante dei generi alimentari di prima necessità e di tutti i prezzi in generale. La soglia di povertà aumenta sempre di più e questo opprime maggiormente la componente cristiana. In precedenza il Patriarca maronita, Nasralla Sfeir, aveva proclamato 3 giorni di preghiera per tutto il Libano per ottenere l’aiuto di Dio al fine di sboccare queste difficili controversie. All’interno di questa situazione la nostra missione non cessa di lavorare sulla spirito di abbandono alla Provvidenza e confidenza in Dio per accettare con pazienza e perdono una situazione ingiusta. Una piccola esperienza vissuta è quella con la nostra amica Brigitte, una signora che ha il padre ammalato di cancro allo stomaco. La situazione della sua famiglia è poverissima. Brigitte vive un rapporto di preghiera molto intenso con il Signore, una preghiera di vera fiducia che la porta facilmente a dimenticarsi dei suoi bisogni.

Nella sua casa spesso entra l’acqua e l’umidità dell’inverno crea molti problemi alla sua salute. Lo scorso anno, siamo riusciti a far avere un piccolo sussidio a Brigitte, per l’acquisto del vaccino antinfluenzale. Dopo qualche giorno, quando ci siamo informati della sua salute lei ci ha detto che lo aveva passato ad una sua vicina che aveva più bisogno di lei e che il Signore avrebbe pensato al resto. Quest’anno con i nostri giovani, per superare la sua difficoltà a ricevere qualcosa in dono, abbiamo inventato l’estrazione di una lotteria, nella quale tra i premi in palio c’era una lavatrice e l’unico biglietto venduto era il suo. Avevamo infatti saputo da suo figlio, al quale le nostre ragazze danno lezioni gratuite al pomeriggio, che sua madre per i forti dolori che ha alle mani, strofinava i vestiti con i piedi o li faceva lavare direttamente a lui. E’ stata grande la sua sorpresa quando ci siamo presentati a lei con il dono tanto necessario. E’ stata una scelta del nostro gruppo quella di “inventare qualcosa”, per il semplice motivo di non umiliarla nella sua dignità facendole capire che alcuni del paese si erano occupati di lei. Chiaramente la lavatrice e’ stata acquistata con il ricavato non solo delle rinunce personali, ma anche delle richieste fatte ai nostri benefattori.

Per chi è interessato ad aver informazioni, concordare un incontro in Italia prossimamente o a sostenere la nostra erigenda opera in Libano può rivolgersi al nostro email: damour@inco.com.lb
P Damiano Puccini icms missionario in Libano


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