di Alessandro Ursic
PeaceReporter
La Tasmania risarcisce 106 aborigeni della "generazione rubata", vittime delle adozioni forzate
Tre mesi fa era arrivato il primo risarcimento di sempre, ma solo a una persona. Ora, grazie alla decisione del governo dello stato di Tasmania, saranno invece 106 gli aborigeni che verranno risarciti per aver fatto parte della “Generazione rubata”. A loro saranno destinati 5 milioni di dollari australiani (circa 3 milioni di euro), in quello che rappresenta il primo risarcimento collettivo per la tragedia umana che ha colpito decine di migliaia di bambini nativi sottratti ai genitori e dati in adozione a famiglie bianche, tra il 1915 e il 1969.
Ma il governo australiano tentenna. “I bambini aborigeni che furono tolti ai loro genitori, per la sola ragione di essere aborigeni, si videro negato il diritto di crescere in una famiglia”, ha detto il primo ministro della Tasmania Paul Lennon, esortando altri stati australiani e il governo federale a fare altrettanto. “Spero che il primo ministro Kevin Rudd guardi alla Tasmania e veda cosa siamo stati capaci di fare qui”, ha aggiunto Lennon.
Ma il nuovo premier laburista, che a novembre ha sconfitto il liberale John Howard dopo 11 anni di governo, non sembra disposto ad arrivare fino a quel punto. Rudd ha promesso scuse formali agli aborigeni per i torti commessi da Canberra in quel periodo storico – cosa che Howard si era sempre rifiutato di fare – ma ha escluso risarcimenti collettivi (gli attivisti per i diritti degli aborigeni avevano chiesto 600 milioni di euro). “Preferiamo destinare questi finanziamenti ai servizi sanitari ed educativi, e per aiutare le persone coinvolte a rintracciare i loro parenti”, ha detto il ministro per gli affari aborigeni Jenny Macklin.
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