da PeaceReporter
TURCHIA - Le autorità turche hanno sgominato un'organizzazione eversiva sospettata di voler organizzare un colpo di stato e di uccidere lo scrittore premio Nobel per la letteratura Orhan Pamuk, nonchè implicata negli assassini di Hrant Dink e di don Andrea Santoro. In un'operazione compiuta tre giorni fa, 35 persone sono state arrestate tra Istanbul, Bursa e Smirne. L'esistenza dell'organizzazione, chiamata "Ergenekon", ricondurrebbe allo "Stato profondo" che molti in Turchia considerano responsabile dei delitti eccellenti compiuti negli ultimi anni. Nell'operazione sono stati ritrovati anche esplosivi, detonatori e le prove di un "tentativo di finanziamento di 1,67 milioni di dollari e una pistola di marca Glock per assassinare Pamuk".
"Le nostre forze di sicurezza hanno cominciato un processo decisivo contro questo genere di crimine organizzato" - ha dichiarato il premier turco Tayyip Erdogan al giornale Hurriyet.
La banda sembra essere stata diretta da un generale in pensione, Veli Kucuk, ex capo delle Forze speciali turche che fu coinvolto nel famoso caso "Susurluk" del 1996, quando un casuale incidente stradale fece emergere sorprendenti connessioni tra politici, gruppi eversivi ultranazionalisti, forze di sicurezza e mafiosi. Tra gli arrestati ci sono anche il capitano a riposo Muzaffer Tekin e lo scrittore Ergun Poyraz. L'avvocato difensore dei due è l'ultranazionalista Kemal Kerincsiz, da cui hanno preso il via i processi per offesa all'identità turca contro il Premio Nobel per la letteratura Orhan Pamuk e la scrittrice Elif Shafak. L'avvocato aveva inoltre provato a costituirsi parte civile nel processo subito da Hrant Dink sempre per offesa all'identità turca, reato previsto dal contestato articolo 301 del Codice Penale turco.
TURCHIA - Le autorità turche hanno sgominato un'organizzazione eversiva sospettata di voler organizzare un colpo di stato e di uccidere lo scrittore premio Nobel per la letteratura Orhan Pamuk, nonchè implicata negli assassini di Hrant Dink e di don Andrea Santoro. In un'operazione compiuta tre giorni fa, 35 persone sono state arrestate tra Istanbul, Bursa e Smirne. L'esistenza dell'organizzazione, chiamata "Ergenekon", ricondurrebbe allo "Stato profondo" che molti in Turchia considerano responsabile dei delitti eccellenti compiuti negli ultimi anni. Nell'operazione sono stati ritrovati anche esplosivi, detonatori e le prove di un "tentativo di finanziamento di 1,67 milioni di dollari e una pistola di marca Glock per assassinare Pamuk".
"Le nostre forze di sicurezza hanno cominciato un processo decisivo contro questo genere di crimine organizzato" - ha dichiarato il premier turco Tayyip Erdogan al giornale Hurriyet.
La banda sembra essere stata diretta da un generale in pensione, Veli Kucuk, ex capo delle Forze speciali turche che fu coinvolto nel famoso caso "Susurluk" del 1996, quando un casuale incidente stradale fece emergere sorprendenti connessioni tra politici, gruppi eversivi ultranazionalisti, forze di sicurezza e mafiosi. Tra gli arrestati ci sono anche il capitano a riposo Muzaffer Tekin e lo scrittore Ergun Poyraz. L'avvocato difensore dei due è l'ultranazionalista Kemal Kerincsiz, da cui hanno preso il via i processi per offesa all'identità turca contro il Premio Nobel per la letteratura Orhan Pamuk e la scrittrice Elif Shafak. L'avvocato aveva inoltre provato a costituirsi parte civile nel processo subito da Hrant Dink sempre per offesa all'identità turca, reato previsto dal contestato articolo 301 del Codice Penale turco.
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