Il 4 maggio l’Azione Cattolica italiana si riunirà in tutte le sue componenti in piazza San Pietro a Roma, per l’incontro con Benedetto XVI e la celebrazione della XIII Assemblea Generale. Sarà l’occasione per ribadire l’impegno a favore di un cristianesimo solidale e aperto al mondo.
di Fabio Vitucci
Fra poco più di 3 mesi l’Azione Cattolica italiana si riunirà in piazza San Pietro a Roma per festeggiare il 140° anniversario della propria nascita. Era il 29 giugno 1867 quando Mario Fani e Giovanni Acquaderni, 22 anni il primo e 28 il secondo, iniziarono insieme l’avventura dell’Azione Cattolica: avevano in mente un grande progetto, e l’ardore di servire la loro Chiesa e il loro Paese era talmente forte che di sicuro, quel giorno di 140 anni fa, avevano nel cuore il proposito di dare vita a un’esperienza che avrebbe segnato la Storia. Il programma adottato dai due fondatori, "Preghiera, Azione, Sacrificio", si traduceva nella fedeltà a quattro doveri principali: devozione alla Santa Sede, studio della religione, vita cristiana, esercizio della carità. Nel 1868 Pio IX approvò con il breve pontificio “Dum filii Belial” la costituzione della nuova associazione. In occasione dell’anniversario, l’AC intera incontrerà Benedetto XVI il 4 maggio a Roma e celebrerà nei giorni precedenti la XIII Assemblea Generale, con l’obiettivo di continuare a misurarsi con le sfide del nostro tempo e arricchire gli ambienti politici, culturali ed ecclesiali del nostro paese.
La base programmatica è il Manifesto per il Paese “I cattolici italiani tra le piazze e i campanili”, che l’Azione Cattolica ha presentato lo scorso anno e ha invitato a firmare, per ribadire il richiamo a vivere la propria vocazione “andando incontro alla gente”. Durante questi mesi, il Manifesto dell’AC è stato letto e sottoscritto da migliaia di persone, associati e non, che condividono la tutela di valori e diritti fondamentali come la dignità umana, la vita, il lavoro, la pace, la famiglia e l’educazione. I 140 anni di storia spingono ancora oggi l’associazione ad affermare il primato del Vangelo, la testimonianza pubblica di una vita orientata secondo lo Spirito e l’attenzione a vivere pienamente la responsabilità formativa.
L’Azione Cattolica vuole diventare un luogo di dialogo e di confronto, un ponte fra la dimensione cristiana e la dimensione umana della vita. “Vogliamo tenere insieme annuncio e testimonianza cristiana per creare occasioni di dialogo sul bene comune e sui valori non negoziabili – sottolinea il presidente nazionale Luigi Alici – Tutto ciò rappresenta per l’associazione una grande sfida, ma anche una preziosa opportunità per annunciare il Vangelo, consapevoli come siamo che il mutato contesto culturale ha bisogno di più spiritualità, e quindi di più Vangelo ”.
di Fabio Vitucci
Fra poco più di 3 mesi l’Azione Cattolica italiana si riunirà in piazza San Pietro a Roma per festeggiare il 140° anniversario della propria nascita. Era il 29 giugno 1867 quando Mario Fani e Giovanni Acquaderni, 22 anni il primo e 28 il secondo, iniziarono insieme l’avventura dell’Azione Cattolica: avevano in mente un grande progetto, e l’ardore di servire la loro Chiesa e il loro Paese era talmente forte che di sicuro, quel giorno di 140 anni fa, avevano nel cuore il proposito di dare vita a un’esperienza che avrebbe segnato la Storia. Il programma adottato dai due fondatori, "Preghiera, Azione, Sacrificio", si traduceva nella fedeltà a quattro doveri principali: devozione alla Santa Sede, studio della religione, vita cristiana, esercizio della carità. Nel 1868 Pio IX approvò con il breve pontificio “Dum filii Belial” la costituzione della nuova associazione. In occasione dell’anniversario, l’AC intera incontrerà Benedetto XVI il 4 maggio a Roma e celebrerà nei giorni precedenti la XIII Assemblea Generale, con l’obiettivo di continuare a misurarsi con le sfide del nostro tempo e arricchire gli ambienti politici, culturali ed ecclesiali del nostro paese.
La base programmatica è il Manifesto per il Paese “I cattolici italiani tra le piazze e i campanili”, che l’Azione Cattolica ha presentato lo scorso anno e ha invitato a firmare, per ribadire il richiamo a vivere la propria vocazione “andando incontro alla gente”. Durante questi mesi, il Manifesto dell’AC è stato letto e sottoscritto da migliaia di persone, associati e non, che condividono la tutela di valori e diritti fondamentali come la dignità umana, la vita, il lavoro, la pace, la famiglia e l’educazione. I 140 anni di storia spingono ancora oggi l’associazione ad affermare il primato del Vangelo, la testimonianza pubblica di una vita orientata secondo lo Spirito e l’attenzione a vivere pienamente la responsabilità formativa.
L’Azione Cattolica vuole diventare un luogo di dialogo e di confronto, un ponte fra la dimensione cristiana e la dimensione umana della vita. “Vogliamo tenere insieme annuncio e testimonianza cristiana per creare occasioni di dialogo sul bene comune e sui valori non negoziabili – sottolinea il presidente nazionale Luigi Alici – Tutto ciò rappresenta per l’associazione una grande sfida, ma anche una preziosa opportunità per annunciare il Vangelo, consapevoli come siamo che il mutato contesto culturale ha bisogno di più spiritualità, e quindi di più Vangelo ”.
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È presente 1 commento
Ciao a tutti!
Può essere interessante sapere che l'Azione Cattolica ha incaricato la NOVA-T, società di produzioni audiovisive e multimediali dei Frati Cappuccini, di realizzare un documentario sui suoi 140 anni di storia!
Sul sito www.nova-t.it (nella sezione "news") è possibile seguire l'andamento dei lavori.
Simona
redazione web www.nova-t.it
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