sabato, aprile 26, 2008
da SOS Villaggi Italia

21/04/2008 - A distanza di quattro mesi dai bombardamenti in cui sono rimaste uccise tre persone, il Villaggio SOS e l'Ospedale SOS di Mogadiscio sono al centro di nuovi scontri. Feriti gli uomini del personale SOS ingenti danni alle strutture.
Durante gli ultimi due giorni, SOS Villaggi dei Bambini Somalia è rimasta coinvolta, a Mogadiscio, in un'operazione delle truppe governative somale ed etiopi che, alla ricerca di forze ribelli, hanno lanciato un attacco nella zona del Villaggio e dell'Ospedale SOS. Tre membri dello staff sono stati feriti: ricoverati presso l'ospedale medesimo, saranno dimessi oggi stesso. Si tratta di un infermiere e di due addetti alla sicurezza.

Ingenti anche i danni alle strutture: in particolare, sono stati colpiti gli edifici che ospitano gli uffici amministrativi e la libreria della Scuola Infermieri SOS. Nella libreria, inoltre, è divampato un incendio; alcuni libri sono stati salvati grazie all'intervento dei collaboratori nell'edificio in fiamme. Al momento la situazione intorno al Villaggio, all'Ospedale e alle altre strutture SOS è tranquilla. Tuttavia, l'accesso alle strutture è interdetto a tutti, compresi i membri dello staff ed eventuali pazienti.

La situazione degli ultimi mesi - Negli ultimi mesi, il progetto SOS Villaggi dei Bambini a Mogadiscio è stato più volte al centro degli scontri tra ribelli e forze governative, appoggiate da truppe dell'esercito etiope. Il culmine della crisi si è toccato lo scorso dicembre, con la morte di quattro persone: agli inizi del mese è rimasta uccisa una "zia SOS" (figura di supporto alle mamme SOS nella cura dei bambini); due settimane più tardi, un infermiere con sua moglie e due figli. Quest'ultima tragedia è avvenuta durante un tentativo di fuga per sfuggire ad un contingente di soldati somali ed etiopi che ha fatto irruzione nel Villaggio SOS in cerca di ribelli e di armi. All'irruzione è seguita l'occupazione dell'Ospedale e del Villaggio SOS da parte delle truppe governative, durata pochi giorni.

In seguito agli scontri di dicembre, Il Villaggio e l'Ospedale SOS sono stati evacuati, e con essi le Scuole Materna ed Elementare SOS. L'ospedale e le scuole hanno poi ripreso a funzionare regolarmente alla metà di marzo, mentre il villaggio è tuttora evacuato: mamme e bambini SOS sono ospitati presso famiglie e centri di accoglienza in zone più sicure di Mogadiscio.

In una zona martoriata da decenni di instabilità politica e di guerriglia, che nel settembre del 2006 ha registrato la morte, durante un bombardamento, di suor Leonella Sgorbati (la missionaria delle Consolate che dirigeva la Suola Infermieri SOS), un messaggio di speranza è giunto dalla visita di Helmut Kutin, presidente di SOS Villaggi dei Bambini, lo scorso 29 marzo. Kutin ha visitato le mamme, i bambini e i collaboratori SOS in una zona sicura di Mogadiscio, e ha presieduto la cerimonia di consegna dei diplomi della Scuola Infermieri SOS. "Sono bastate poche ore, e il morale delle nostre mamme SOS e dei nostri collaboratori è radicalmente cambiato", ha commentato Ahmed Ibrahim, direttore di SOS Villaggi dei Bambini Somalia.

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