domenica, aprile 27, 2008
da RadioVaticana

Di ritorno in India dal viaggio negli Stati Uniti il Dalai Lama si è detto favorevole all’offerta di incontro proposta dalla Cina purché il dialogo sia serio. Intanto però il percorso della fiaccola olimpica in Giappone è stato segnato da molte tensioni. Il servizio di Debora Donnini.

Quattro ore di caos hanno accompagnato il percorso della fiaccola olimpica nella città giapponese di Nagano. Almeno 3 persone sono state arrestate e 4 ferite nelle violenze che hanno segnato il percorso protetto da 3mila agenti tanti quanti vengono impiegati per il passaggio dell’imperatore. Sostenitori di Pechino e manifestanti filotibetani con le rispettive bandiere si sono picchiati mentre oppositori della repressione in Tibet lanciavano spazzatura sui tedofori.



Di errore parla il presidente del comitato olimpico internazionale Jacques Rogge: "Chi conosce – ha detto – la cultura cinese sa che solo una cosa può funzionare, un fermo ma quieto e rispettoso dialogo. Ci sono troppe proteste, troppa violenza verbale. In una giornata difficile si registra però la disponibilità del Dalai Lama al dialogo se serio e mirato a "come contenere il risentimento dei tibetani", altrimenti sarà "privo di significato. Una risposta all’apertura della Cina che si è detta disposta a colloqui con rappresentanti del Dalai lama, accolto con favore da stati uniti e unione europea.

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