venerdì, maggio 16, 2008
E nel sud-ovest, dove operano le nostre truppe, un kamikaze fa strage di poliziotti e civili.

da PeaceReporter

Questa mattina una bomba radiocomandata è esplosa al passaggio di un convoglio degli Alpini fuori Kabul, ferendo tre soldati, uno in maniera grave. E nella provincia sud-occidentale di Farah, dove operano le nostre forze armate, diciannove persone sono morte in un attacco suicida. Intanto gli Stati Uniti sono tornati a bombardare le Aree Tribali pachistane, uccidendo almeno quindici persone.

Agguato agli Alpini alle porte di Kabul: 3 feriti. Verso le nove di questa mattina (le 6:10 in Italia) tre blindati Puma della Taurinense stavano per attraversare il villaggio di Qal-eh-Lanan, nella famigerata Valle di Musahi, quando l’esplosione di un ordigno azionato a distanza ha investito uno dei tre mezzi. Un agguato in piena regola. Tre alpini sono rimasti feriti e ustionati. Uno di loro, il caporal maggiore Andrea Tomasello, ha riportato gravi ferite alle gambe ed è stato immediatamente evacuato a bordo di un elicottero Ab-212 della Marina militare.

La Valle di Musahi, che si trova una trentina di chilometri a sud di Kabul, è sotto controllo dei guerriglieri talebani. Lo scorso 5 ottobre, gli Alpini dovettero respingere un attacco notturno contro un loro avamposto in quota. Dall'inizio della missione italiana in Afghanistan, dodici nostri soldati sono morti, decine i feriti.

Kamikaze fa strage a Farah, dove operano le forze italiane. Sempre questa mattina, nella provincia di Farah, un kamikaze che nascondeva la sua cintura esplosiva sotto un burqa si è fatto saltare in aria nel bazar di Delaram, davanti alla caserma della polizia afgana. Almeno diciannove i morti, tra civili e agenti di polizia. Una trentina i feriti. Ma la stima è ancora provvisoria e potrebbe aggravarsi. Due mezzi della polizia sono stati distrutti nell’attentato, rivendicato dal portavoce talebano Qari Mohammad Yousuf. Nella provincia di Farah, dove i talebani sono presenti in forze, i soldati italiani della brigata Friuli hanno più volte combattuto in passato. E qui operano, da alcuni mesi in maniera stabile, duecento uomini delle nostre forze speciali e una cinquantina di consiglieri militari italiani che seguono in battaglia il soldati afgani del 207° copro d’armata.

La guerra continua anche sul fronte pachistano. Ieri sera un aereo radiocomandato statunitense ha bombardato un villaggio nelle Aree Tribali. Due missili Hellfire – fuoco dell’inferno – hanno colpito due abitazioni nei pressi del villaggio di Damadola, nel distretto tribale di Bajahur, a ridosso del confine afgano. Almeno quindici persone sono morte. Il portavoce dell’esercito pachistano, generale Athar Abbas, ha dichiarato che le due case colpite appartenevano a Maulvi Taj Mohammad e Maulvi Hassan, presunti “facilitatori” di Al-Qaeda. Il villaggio di Damadola era già stato bombardato dai droni Usa nel gennaio del 2006: allora morirono una ventina di civili. Il raid missilistico statunitense giunge proprio mentre i talebani pachistani hanno iniziato a negoziare con il nuovo governo pachistano: una scelta apertamente avversata da Washington e dalla Nato.

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