giovedì, maggio 01, 2008

Agenzia Misna - Non si hanno più notizie da ieri di Juan Evaristo Puthod, 49 anni, presidente della ‘Casa della Memoria’ di Zárate, nella provincia di Buenos Aires, sopravvissuto ai centri di tortura dell’ultima dittatura (1976-’83) e già testimone chiave in diversi processi contro ex-gerarchi del regime. Il governatore di Buenos Aires, Daniel Scioli, ha dispiegato 250 poliziotti, appoggiati da sei elicotteri, per le ricerche dell’attivista per i diritti umani visto l’ultima volta attorno alle 18:00, ora locale, mentre si stava dirigendo nella sede di una radio per il suo programma quotidiano. La scomparsa di Puthod ha subito rievocato quella di Julio López, un anziano muratore, sopravvissuto ai campi di sterminio, scomparso in circostanze ancora oscure il 18 settembre 2006 a La Plata; definito il ‘primo desaparecido’ della democrazia, López aveva da poco testimoniato nel processo contro l’ex-commissario della ‘Policía Bonaerense’ Miguel Etchecolatz, condannato all’ergastolo per crimini di lesa umanità. La ‘Asociación de Ex Detenidos Desaparecidos’ ha ricordato che Puthod è attualmente uno dei testimoni nella causa per il sequestro e la fucilazione degli oppositori Osvaldo Cambiasso e Eduardo Pereyra Rossi in cui è coinvolto l’ex-commissario di polizia Luis Patti: già sindaco di Escobar, Patti è stato recentemente autorizzato dalla Corte Suprema ad occupare il seggio conquistato alle elezioni del 2005 con il suo ‘Partido Unidad Federalista’ (destra), nonostante la Camera dei deputati lo avesse ricusato per “inabilità morale” a ricoprire il suo incarico.
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