PeaceReporter - La polizia cinese ha rintracciato e liberato 167 bambini che erano stati venduti come schiavi ad alcune fabbriche di Dongguan, città della provincia industriale di Guangdong, nel sud della Paese. Lo rivela oggi la stampa locale, precisando che si tratta di 107 maschi e 60 femmine e che nel corso dell'operazione che li ha sottratti alla schiavitù, sono state arrestate diverse persone.
Dalle remote campagne cinesi. Tutti i bambini liberati appartengono alla minoranza etnica Yi e provengono da famiglie poverissime della regione di Liangshan, nella provincia sud-occidentale di Sichuan, che è lontana oltre mille chilometri dal Guangdong. Il governo cinese ha lanciato lo scorso anno una campagna a livello nazionale per combattere la schiavitù e il lavoro infantile, dopo che sono venuti alla luce diversi casi di bambini, di disabili mentali e anche di contadini poveri costretti a lavorare nelle miniere o nelle fornaci delle province di Shanxi e di Henan.
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