da RadioVaticana
Non c’è pace per la martoriata provincia cinese del Sichuan, dove oggi si è registrata un’altra fortissima scossa di terremoto pari a magnitudo 5.8 della scala Richter. La popolazione ha lasciato edifici e abitazioni per proteggersi da eventuali crollli. Il sisma si è avvertito anche Pechino, che si trova a circa 1.500 chilometri di distanza. Nel frattempo le autorità cinesi hanno aggiornato il bilancio delle vittime del devastante sisma del 12 maggio. Pechino ora parla di 62.664 i morti accertati, 358.816 feriti e 23.775 dispersi. Il primo ministro Wen Jiabao, di ritorno dalle aree colpite, ha inoltre precisato che i morti "potrebbero salire a 70-80mila, o anche di piu". Prosegue infine senza sosta il lavoro della macchina dei soccorsi. Oggi un uomo di 80 anni è stato estratto vivo dopo 260 ore trascorse tra le macerie, grazie alle cure della moglie che lo ha alimentato.
Non c’è pace per la martoriata provincia cinese del Sichuan, dove oggi si è registrata un’altra fortissima scossa di terremoto pari a magnitudo 5.8 della scala Richter. La popolazione ha lasciato edifici e abitazioni per proteggersi da eventuali crollli. Il sisma si è avvertito anche Pechino, che si trova a circa 1.500 chilometri di distanza. Nel frattempo le autorità cinesi hanno aggiornato il bilancio delle vittime del devastante sisma del 12 maggio. Pechino ora parla di 62.664 i morti accertati, 358.816 feriti e 23.775 dispersi. Il primo ministro Wen Jiabao, di ritorno dalle aree colpite, ha inoltre precisato che i morti "potrebbero salire a 70-80mila, o anche di piu". Prosegue infine senza sosta il lavoro della macchina dei soccorsi. Oggi un uomo di 80 anni è stato estratto vivo dopo 260 ore trascorse tra le macerie, grazie alle cure della moglie che lo ha alimentato.
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