mercoledì, maggio 28, 2008

Giudice spagnolo: carcere a chi non costruisce case popolari.

da PeaceReporter - In prigione. Ci dovrebbero finire - a sentire il giudice spagnolo Antonio Vercher - tutti i sindaci che non destineranno il trenta per cento del suolo pubblico all'edilizia popolare. Per far rispettare la nuova legge sulla casa (Vivienda de Proteccion Popolar) entrata in vigore nel 2007, Vercher, coordinatore dell'Unità ambientale e urbanistica della Procura nazionale, ha proposto una riforma del Codice penale spagnolo per poter perseguire i sindaci inadempienti. Il giudice, in una memoria inviata al governo, evidenzia il "riconoscimento del diritto costituzionale alla casa", segnalando la frequenza con cui questo diritto non viene rispettato. Nella memoria si chiede al ministero della Giustizia di aggiungere un nuovo comma all'articolo del Codice penale relativo alla malversazione. La proposta recita: "L'autorità o il funzionario che dia al suolo finalizzato a soddisfare necessità primarie o relazionate alla sostenibilità una destinazione d'uso diversa, incorrerà in pene detentive da uno a tre anni". Secondo la nuova redazione dell'articolo, si potrà agire penalmente anche contro le riqualificazioni di suolo protetto.

Corruzione urbanistica. Alla base della richiesta di Vercher vi sarebbe la necessità di rispondere a una corruzione urbanistica sempre più dilagante e sofisticata. "A Cadice - recita sempre la memoria - si osserva un progressivo aumento della criminalità legata all'urbanistica, e una generale sensazione di impunità. Non si tratta di qualcuno che costruisce uno chalet in un terreno destinato a uso rustico, ma di grandi costruzioni, realizzate con l'avallo di architetti, tecnici, uffici comunali, istituzioni bancarie... Sempre più spesso, le inchieste cominciano nel settore Ambiente e finiscono nell'Anticorruzione. E così è non solo a Cadice, ma anche a Malaga, a Valencia, in Catalogna, in tutta la Spagna ormai".

Per i meno abbienti. La legge sulla casa, approvata il 30 maggio dello scorso anno, riserva il 30 percento del suolo residenziale per la costruzione di abitazioni popolari, alle quali possano accedere famiglie con reddito medio-basso. Nelle intenzioni di Zapatero, la legge, i cui risultati si potranno apprezzare solo tra alcuni anni, è stata elaborata per invertire la tendenza al calo nella costruzione di case popolari, conservare il patrimonio paesaggistico e combattere la corruzione e la speculazione edilizia.

Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa