di Zhang Yiming
Cattolici ufficiali e sotterranei hanno partecipato al pellegrinaggio, pur con le difficoltà imposte dal governo locale. Giornata memorabile. “Abbiamo rinnovato la nostra comunione con la Chiesa universale e con il Santo Padre”. Reportage d'eccezione con tutte le foto del pellegrinaggio.
Sheshan, Cina-Vaticano (AsiaNews) – Almeno 2500 persone hanno partecipato al pellegrinaggio alla Madonna di Sheshan in occasione della Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina, voluta da Benedetto XVI. A causa di ostacoli posti dal governo locale, al pellegrinaggio hanno potuto prendere parte solo membri della diocesi di Shanghai, sebbene fossero presenti anche cattolici da altre diocesi, non solo della Chiesa ufficiale, ma anche della Chiesa sotterranea (non ufficiale).
“Nella devozione alla Madonna e all’invito del papa, ci siamo incontrati tutti qui”, ha detto un fedele. Il pellegrinaggio si è svolto in diverse tappe. Di buon mattino, alle 7 migliaia di fedeli sono giunti a piedi alla base del colle dove sorge il santuario e alle 8 è cominciata l’ascesa, fra il suono delle campane e la banda dei seminaristi. Sotto la guida di mons. Giuseppe Xing Wenzhi, vescovo ausiliare di Shanghai, i sacerdoti, le suore e i fedeli hanno sostato a 3 postazioni, dove vi sono statue della Madre di Dio, di san Giuseppe e del sacro Cuore.
In ognuna delle soste mons. Xing ha sottolineato il valore di questa giornata, in cui “scopriamo che la Madonna protegge la Chiesa di Cina come una volta proteggeva suo Figlio Gesù”. Il vescovo ha poi benedetto una copia della statua della Madonna di Sheshan, che è stata posizionata sotto un baldacchino e portata da alcuni giovani fino all’interno del santuario.
“Questo pellegrinaggio – ha detto un fedele - è come un simbolo della vita della Chiesa in Cina: la Madonna, il vescovo, i cristiani che camminano fra tante curve e momenti oscuri, fra alberi e foreste di bambù”. Durante il tragitto i fedeli hanno cantato e pregato il rosario.
Nella basilica, già piena di gente, p. Gao Chaopeng, insegnante del vicino seminario, ha tenuto un’omelia. Egli ha messo in luce l’interesse e l’amore del papa e di tutti i cristiani del mondo verso la Chiesa cinese. “Non siamo più orfani – ha detto - ma membri di famiglia della Chiesa univeraale… Dobbiamo offrire alla Madonna di Sheshan tutte le difficoltà della Chiesa in Cina”. Egli ha anche invitato i fedeli a pregare per le vittime del terremoto nel Sichuan.
Alla fine i fedeli hanno recitato insieme la preghiera scritta dal papa, stampata a cura della diocesi. (continua a leggere)
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