venerdì, maggio 30, 2008

La nave ammiraglia di Greenpeace ha bloccato un carico di carbone nelle Filippine presso la centrale di Pigbilao. Obiettivo: protestare contro i piani di espansione dell'impianto e ricordare ai Ministri dell'ambiente dei Paesi del G8 riuniti a Kobe, in Giappone, che il carbone è la prima causa del cambiamento climatico. Lo stop al carbone per produrre elettricità dovrebbe essere tra i primi punti in agenda di tutti i Governi.

Nonostante le Filippine siano il primo Paese al mondo per danni subiti dai cambiamenti climatici, il Governo ha intenzione di espandere la centrale a carbone di Pigbilao e aprire otto nuovi impianti. La Rainbow Warrior ha bloccato per tre giorni la nave carboniera "Medi Firenze" nelle operazioni di carico e scarico del carbone presso la centrale, impedendo anche che la nave "Sam John Spirit" potesse avvicinarsi con un ulteriore carico. In seguito all'attività di Greenpeace diversi politici locali e senatori hanno supportato la richiesta di bandire il carbone e imporre una moratoria nelle Filippine sulla costruzione di nuove centrali a carbone. Per proteggere il clima.

La combustione del carbone è la maggiore causa dei cambiamenti climatici, in quanto circa un terzo delle emissioni mondiali di gas serra provengono da questa fonte. Negli scenari "business as usual" il carbone è destinato ad aumentare del 60% al 2030, lanciando il mondo nella più drammatica crisi climatica di tutti i tempi.

La Rainbow Warrior si trova nelle Filippine per il lancio del tour "Quit Coal", volto a promuovere anche in Asia e nel Pacifico il rapporto di Greenpeace "Energy [R]evolution", che mostra come le fonti rinnovabili siano in grado di soddisfare la metà dei consumi mondiali di energia da qui al 2050, permettendo di dimezzare le emissioni di gas serra e salvare il mondo dai peggiori effetti dei cambiamenti climatici.

Le soluzioni sono già oggi a disposizione. Non serve puntare sul pericoloso nucleare o su immature tecniche di cattura e stoccaggio della CO2. Occorre invece la volontà politica dei Governi per dirottare gli investimenti dell'industria su solare, eolico, geotermico e misure di efficienza energetica.

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