venerdì, maggio 02, 2008

Agenzia Misna - “La sanità è un diritto fondamentale e in quanto tale l’eccellenza in questo campo dev’essere perseguita da tutti i paesi africani anche al fine di raggiungere gli obiettivi del Millennio entro il 2015”. E’ quanto si legge nelle conclusioni della conferenza sulla Sanità che si è svolta nei giorni scorsi a Ouagadougou (Burkina Faso) e che ha analizzato le ragioni del malfunzionamento dei sistemi sanitari nel continente. Pur riconoscendo che dei passi in avanti sono stati compiuti negli ultimi anni, la Conferenza ribadisce “l’assoluta necessità, per ogni paese, di destinare almeno il 15% del bilancio al sistema sanitario pubblico” in modo da “attualizzare le proprie politiche nel settore e migliorare la condizione dei servizi, troppo spesso non all’altezza degli standard minimi”. L’incontro, al quale hanno partecipato oltre 300 delegati provenienti da 46 paesi, ha evidenziato inoltre l’esigenza di “rafforzare i sistemi d’informazione sorveglianza, promuovere – attraverso finanziamenti pubblici e privati - il settore della ricerca e delle vaccinazioni per le fasce più povere della popolazione, in particolare donne e bambini”.
La mancanza di “un appoggio tecnico e economico coordinato e coerente da parte delle comunità internazionale – sottolinea ancora il documento finale della Conferenza – incoraggia fenomeni come la fuga dei ‘cervelli’ e la mancata creazione di un adeguato tessuto di operatori e specialisti del settore sanitario”. Per questo, la Conferenza invita “i paesi donatori a onorare il loro impegno a destinare lo 0,7 per cento del Pil all’aiuto pubblico allo sviluppo” come stabilito dalla Dichiarazione di Parigi del 2005. “Una necessità tanto più urgente – conclude il documento – se si tiene conto della relazione inscindibile tra sviluppo, sicurezza alimentare e sanitaria, pace e stabilità regionali internazionali.

[AdL]

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