di Nguyen Hung
Il vescovo di Vinh Long: “non possiamo accettare la soluzione imposta da coloro che hanno il potere nelle mani. Non possiamo neppure tacere, perché il silenzio, in questo momento, significherebbe complicità e accettazione dell’ingiustizia”.
Vinh Long, Vietnam (AsiaNews) – Un hotel a 4 stelle al posto di un orfanotrofio. È quanto ha deciso il governo locale di Vinh Long (nel sud del Vietnam) assegnando un terreno di proprietà delle suore di St Paul de Chartres all’azienda turistica Saigon Tourist Company. I lavori sono iniziati oggi ma cresce sempre più l’indignazione dei fedeli e del vescovo della diocesi, che ha diffuso una lettera di critica alle ingiustizie del governo. “Il potere provinciale – scrive in proposito il vescovo Thomas Nguyên Van Tân – ha deciso di avviare i lavori sui 10.235 metri quadrati del terreno” delle suore. “Noi – aggiunge – non possiamo accettare la soluzione imposta da coloro che hanno il potere nelle mani. Non possiamo neppure tacere, perché il silenzio, in questo momento, significherebbe complicità e accettazione dell’ingiustizia”.
Le suore della congregazione francese sono a Vinh Long dal 1871 e fino al 1975 hanno mantenuto nella via To Thi Huynh della città un grande complesso usato come convento e come orfanotrofio. Nell’aprile del ’77, per “trasformare la società verso il socialismo”, le autorità hanno varato una politica di requisizione di terre ed edifici. Il 6 settembre 1977 essi hanno requisito il convento e l’orfanotrofio delle suore, mandando via i giovani ospiti e perfino i bambini handicappati. Negli stessi giorni sono stati requisiti diversi edifici della diocesi, imprigionando molti sacerdoti e rimandando a casa decine di persone consacrate.
Secondo la risoluzione 1958 del Comitato del popolo di Cuu Long, la provincia in cui si trova Vinh Long, il convento e l’orfanotrofio veniva espropriato per essere usato come “ospedale pediatrico e ospedale per la provincia”. Ciò che non è mai avvenuto. (continua a leggere)
Il vescovo di Vinh Long: “non possiamo accettare la soluzione imposta da coloro che hanno il potere nelle mani. Non possiamo neppure tacere, perché il silenzio, in questo momento, significherebbe complicità e accettazione dell’ingiustizia”.
Vinh Long, Vietnam (AsiaNews) – Un hotel a 4 stelle al posto di un orfanotrofio. È quanto ha deciso il governo locale di Vinh Long (nel sud del Vietnam) assegnando un terreno di proprietà delle suore di St Paul de Chartres all’azienda turistica Saigon Tourist Company. I lavori sono iniziati oggi ma cresce sempre più l’indignazione dei fedeli e del vescovo della diocesi, che ha diffuso una lettera di critica alle ingiustizie del governo. “Il potere provinciale – scrive in proposito il vescovo Thomas Nguyên Van Tân – ha deciso di avviare i lavori sui 10.235 metri quadrati del terreno” delle suore. “Noi – aggiunge – non possiamo accettare la soluzione imposta da coloro che hanno il potere nelle mani. Non possiamo neppure tacere, perché il silenzio, in questo momento, significherebbe complicità e accettazione dell’ingiustizia”.
Le suore della congregazione francese sono a Vinh Long dal 1871 e fino al 1975 hanno mantenuto nella via To Thi Huynh della città un grande complesso usato come convento e come orfanotrofio. Nell’aprile del ’77, per “trasformare la società verso il socialismo”, le autorità hanno varato una politica di requisizione di terre ed edifici. Il 6 settembre 1977 essi hanno requisito il convento e l’orfanotrofio delle suore, mandando via i giovani ospiti e perfino i bambini handicappati. Negli stessi giorni sono stati requisiti diversi edifici della diocesi, imprigionando molti sacerdoti e rimandando a casa decine di persone consacrate.
Secondo la risoluzione 1958 del Comitato del popolo di Cuu Long, la provincia in cui si trova Vinh Long, il convento e l’orfanotrofio veniva espropriato per essere usato come “ospedale pediatrico e ospedale per la provincia”. Ciò che non è mai avvenuto. (continua a leggere)
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