Il Parlamento canadese esorta il governo ad accogliere i disertori Usa della guerra in Iraq
PeaceReporter - Il Parlamento canadese ha invitato il governo di Ottawa a concedere l'asilo, e se volessero anche la cittadinanza, agli obiettori di coscienza e disertori statunitensi della guerra in Iraq che negli ultimi anni hanno attraversato il confine per scappare alla corte marziale. Ma in realtà, mentre uno di questi soldati - il 25enne Corey Glass – rischia l'espulsione entro il 12 giugno, è probabile che il limbo legale in cui sono confinati i militari ribelli continui.
La mozione del Parlamento, controllato dall'opposizione, è passata martedì scorso con 137 voti a favore e 110 contrari. Ma non si tratta di un provvedimento vincolante per il governo conservatore di Stephen Harper, che è invece contrario ad accogliere i disertori Usa: se gli oltre 50.000 soldati statunitensi arrivati in Canada durante la guerra del Vietnam facevano parte di un esercito di coscritti, le forze armate di oggi sono composte di volontari, ricorda il premier. I soldati che hanno chiesto asilo politico al Canada sono una quarantina, ma le organizzazioni che li sostengono stimano in 175-200 il numero di militari statunitensi rifugiatisi oltreconfine. Solo che non tutti sono usciti allo scoperto, per il timore di essere rimandati indietro.
Recentemente, l'organo canadese per l'Immigrazione e i Rifugiati ha negato a sei soldati Usa lo status di rifugiato, sostenendo che prima dovrebbero provare tutte le vie legali possibili negli Stati Uniti – dove rischiano fino a cinque anni di prigione. La speranza per i quaranta aspiranti rifugiati è che la decisione del Parlamento porti a un congelamento delle procedure di espulsione.
Alessandro Ursic
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