martedì, giugno 03, 2008

Radio Vaticana - Creare una rete internazionale di suore per combattere la tratta degli esseri umani, che coinvolge tra le 600 e le 800 mila persone, per lo più donne. E’ l’obiettivo dell’incontro che, fino al 6 giugno, riunisce a Roma l’Unione internazionale superiore generali e l’Organizzazione mondiale delle migrazioni. 31 le Congregazioni presenti, provenienti da 20 Paesi, in rappresentanza di un grandissimo fronte di suore già impegnate nella lotta a questo triste fenomeno. Francesca Sabatinelli ha intervistato Suor Aurelia Agredano, consulente generale della fondazione spagnola delle Suore Adoratrici Ancelle del Santissimo Sacramento e della Carità. (ascolta)

R. – La tratta degli esseri umani è un problema internazionale e ci vuole, quindi, una rete internazionale per poter fare qualcosa per questo, altrimenti da soli è impossibile. Tanti sono i Paesi coinvolti e tante le situazioni. E’ un problema di diritti umani. Le persone vengono sfruttate e provengono da quei Paesi poco solidi nelle situazioni politiche e con molta povertà. Per questo rientrano nel fenomeno delle migrazioni e lì i trafficanti trovano un buon momento per sfruttare queste persone.


D. – Suor Aurelia, ma voi, nel concreto, come lavorate?


R. – Abbiamo case di accoglienza, dove diamo un aiuto a queste persone, in maniera integrale, a tutti i livelli: fisico, psicologico, sociale e giuridico. Facciamo anche interventi di sensibilizzazione, di formazione e un lavoro in rete con un’organizzazione di altri Paesi per coordinare l’azione su questi ragazzi.


D. – L’obiettivo di questa rete è proprio quello di contrastare il fenomeno, sia in origine che in arrivo?


R. – E anche in transito, perché sono Paesi di transito. Fare prevenzione, fare la sensibilizzazione nei Paesi di origine, per poter aiutare queste persone, perché non escano dal Paese, e se escono almeno conoscano le situazioni in cui si possono trovare.


D. – Che cosa dà a voi la forza di lottare contro questo male così diffuso e così grande?


R. – La forza di Gesù Cristo, che è la forza centrale. Per noi Adoratrici, concretamente, la forza è l’Eucaristia. La nostra fondatrice, Santa Maria Micaela del Santissimo Sacramento, diceva che il mondo deve essere per noi un Tabernacolo. Noi facciamo adorazione davanti a Gesù Eucaristia, ma troviamo Dio anche di fronte alle persone, in questo caso alle donne, che si trovano in situazioni di esclusione e difficoltà. E’ una sfida molto forte per noi. E’ molto importante unirsi in queste situazioni, non soltanto noi religiose, ma anche le organizzazioni di governo, politiche. Dovrebbero svegliarsi e unirsi a noi e creare una società più giusta, dove ognuno possa vivere in giustizia e libertà.


Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa