domenica, luglio 27, 2008

Agenzia Misna - Dalla presidenza della Repubblica ai rappresentanti dell’opposizione continua a suscitare sorpresa, preoccupazioni e reazioni dure la decisione adottata ieri del Consiglio dei ministri (Cdm) di estendere all'intero territorio nazionale - oltre la Sicilia, la Calabria e la Puglia dove era già in vigore da tempo - lo “stato di emergenza” che dovrebbe, secondo il governo, “potenziare le attività di contrasto e di gestione” del "persistente ed eccezionale afflusso di cittadini extracomunitari". Un chiarimento approfondito sulla natura e le motivazioni dell’inatteso provvedimento dovrebbe essere fornito in parlamento martedì prossimo - su specifica richiesta del presidente della Camera - ma nel frattempo, nelle ultime 24 ore, si sono moltiplicate le prese di posizione contro la dichiarazione di stato d’emergenza. "Impugneremo la decisione del Cdm davanti alla Consulta" ha annunciato il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola aggiungendo: "Questo è un pezzo di fascismo". Il vicepresidente della Camera Rocco Buttiglione, sottolineando che già esistono in proposito leggi ordinarie, ha detto: "L'Italia non ha bisogno di provvedimenti disumani e straordinari". L’agenzia di stampa italiana Ansa scrive: “Anche dal Quirinale trapela un certo stupore e rammarico per le modalità di adozione di un provvedimento che tocca temi così sensibili. Ciò pur tenendo presenti tutti i precedenti in materia, compresi quelli relativi ai decreti adottati dal governo Prodi nel 2007 e nel 2008. Al Colle è stata rilevata in particolare la diversità delle interpretazioni date per spiegare il repentino ritorno all’ estensione a tutto il territorio nazionale dello stato di emergenza”. Anche la notizia del raddoppio degli arrivi di migranti irregolari nei primi sei mesi di quest’anno (da più di 5000 a oltre 10.000), utilizzata dal governo per spiegare la decisione, è stata da più fonti messa in discussione. "Il fenomeno dell'immigrazione in Italia - afferma Loris de Filippi, responsabile di Medici senza frontiere in Italia - e' sostanzialmente invariato negli ultimi anni; non capiamo quale sia l' ‘eccezionale afflusso di cittadini extracomunitari' di cui parla il governo... è sorprendente parlare di stato di emergenza in un paese del G8 che ad oggi non ha attuato politiche di accoglienza appropriate per nemmeno la metà dei 14.000 richiedenti asilo che hanno inoltrato la domanda nel 2007. Sono per lo più popolazioni vulnerabili in fuga da guerre, carestie e malnutrizione". In risposta all’osservazione del ministro della Difesa, secondo il quale, come scrive l’Ansa, si tratterebbe di “una semplice decisione burocratica... per accelerare le procedure per la costruzione dei nuovi Centri di espulsione", il vice capogruppo del Partito Democratico alla Camera Gianclaudio Bressa, dice: "E' una decisione abominevole, non essendo capaci di governare su cose vere e importanti puntano alla paura della gente. Sono dei mascalzoni". E il vicepresidente della Camera Rosy Bindi aggiunge: “E' un clima da stato di polizia". L’agenzia di stampa francese Afp conclude: “Il giro di vite contro l'immigrazione attuato dal governo di Silvio Berlusconi dal suo arrivo al potere in maggio è stato, come è noto, criticato dal parlamento europeo”. [PMB]



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