La Chiesa del Kerala insieme a musulmani e induisti contro un testo scolastico che promuove comunismo e ateismo
Radio Vaticana - Cattolici, musulmani e induisti dello Stato indiano del Kerala tutti uniti contro un libro di testo adottato dal Ministero dell’educazione nelle scuole secondarie che promuove la dottrina comunista e l’ateismo. Come riportato dall’Osservatore Romano, le tre grandi religioni chiedono il ritiro del volume, mentre protestanti e ortodossi ritengono l’accusa infondata e anche il governo ha ribattuto che il libro non promuove l’ateismo. L’arcivescovo di Verapoly e presidente dei vescovi locali, Daniel Acharuparambil, ha detto che la Chiesa non accetterà compromessi sul testo che sfida la fede. L’arcivescovo maggiore dei siro-malabresi di Ernakulam-Angamaly, Varkey Vithayathil, ha criticato aspramente il testo pur ribadendo che “la Chiesa non prende posizione sui libri delle scuole pubbliche”.
Secondo il portavoce della Chiesa cattolica siro-malabrese, padre Paul Thelakat, nel libro si parla delle tre religioni indiane per dimostrare come promuovano la divisione della società in caste, senza fare cenno alla grande tradizione della Chiesa del Kerala che da sempre lotta contro la disuguaglianza sociale. “Il contenuto del libro è fuorviante - continua il portavoce - equivale a dire che i genitori non debbano insegnare al figlio alcuna morale, né scegliere per lui alcuna scuola, non debbano prendere alcuna decisione e nemmeno curarlo finché sarà adulto”. Secondo la Chiesa cattolica, che ha organizzato anche una marcia di protesta, il testo non parla in modo chiaro contro la religione e a favore del comunismo, ma promuove il messaggio “attraverso aneddoti e dichiarazioni di persone ammirate in India”. (R.B.)
Secondo il portavoce della Chiesa cattolica siro-malabrese, padre Paul Thelakat, nel libro si parla delle tre religioni indiane per dimostrare come promuovano la divisione della società in caste, senza fare cenno alla grande tradizione della Chiesa del Kerala che da sempre lotta contro la disuguaglianza sociale. “Il contenuto del libro è fuorviante - continua il portavoce - equivale a dire che i genitori non debbano insegnare al figlio alcuna morale, né scegliere per lui alcuna scuola, non debbano prendere alcuna decisione e nemmeno curarlo finché sarà adulto”. Secondo la Chiesa cattolica, che ha organizzato anche una marcia di protesta, il testo non parla in modo chiaro contro la religione e a favore del comunismo, ma promuove il messaggio “attraverso aneddoti e dichiarazioni di persone ammirate in India”. (R.B.)
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