venerdì, luglio 25, 2008

"I dazi europei sulle lampade a basso consumo cinesi sono in contrasto con l'obiettivo del 2020". I grandi rivenditori europei chiedono che non si tassi più l'import dalla Cina delle lampade efficienti.

QualEnergia.it - Basta con i dazi sull’importazione delle lampadine a basso consumo: “Smetterla subito con queste ridicole tariffe farà risparmiare miliardi di euro ai consumatori, terawatt ora di energia e preserverà l’ambiente da ulteriori danni”. A parlare così i rivenditori europei, per voce di Paul Shenkan presidente dell’European retail round table. Il gruppo di grandi rivenditori - che include Tesco, Carrefour e IKEA - ha lanciato lunedì alla Commissione europea un appello affinchè si ponga fine alle imposte sulle lampadine a basso consumo provenienti dalla Cina. L’Unione europea aveva imposto il dazio sull’import delle lampade a risparmio energetico cinesi nel 2001, sostenendo che gli esportatori cinesi infrangevano le regole del commercio internazionale. La riscossione della tassa doveva cessare l’anno scorso ma è stata prorogata di un anno e la prossima scadenza è prevista a ottobre.
Scadenza in vista della quale la tedesca Osram, azienda della Siemens che produce lampadine a basso consumo si è mobilitata per chiedere alla Commissione di estendere ulteriormente la misura protezionistica. Suscitando la reazione dei rivenditori, oltre che della Philips, il più grande produttore mondiale di lampadine.

Per i rivenditori i dazi, che arrivano fino al 66%, gonfiano artificialmente i prezzi delle lampadine efficienti nei negozi, facendo calare la domanda di lampade a basso consumo. Le imposte - sostengono - andrebbero in direzione opposta rispetto all’obiettivo comunitario di ridurre i consumi di energia del 20% entro il 2020. “Se in ogni abitazione si acquistasse una lampadina ad alta efficienza - argomentano - si risparmierebbero 2 miliardi di euro di energia, senza contare le relative emissioni di CO2”.

GM


Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa