domenica, luglio 27, 2008

Storico accordo tra il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini e il procuratore Nazionale Antimafia Piero Grasso Elisabetta Spitz (agenzia del Demanio): "Con una semplice firma verranno riportati alla legalità tantissimi immobili".

Restituire alla legalità i beni confiscati alla criminalità organizzata. E' questo il senso dell'accordo firmato fra Ministero dell'Istruzione, agenzia del Demanio e il procuratore Nazionale Antimafia Piero Grasso. Il programma, chiamato più scuole meno mafia, prevede l'assegnazione di oltre 200 proprietà confiscate ai boss di mafia, camorra, 'ndrangheta e agli ex appartenenti alla Banda della Magliana che andranno utilizzate per attività scolastiche e di formazione professionale. Illustrando il progetto Mariastella Gelmini ha anche ricordato l'impegno per il sud del governo Berlusconi citando il consiglio dei ministri tenuto a Napoli per risolvere l'emergenza rifiuti e il progetto di insegnamento dell’educazione ambientale avviato dal suo Ministero dell'Istruzione nelle scuole campane. Fra le proprietà confiscate che diventeranno scuole di formazione professionale anche due locali di Totò Riina, una masseria di Giovanni Brusca e una villa di ben 600 metri quadri del boss calabrese Leone Soriano, elemento di spicco dell’omonima cosca di Filandari.

Al termine dell'incontro una portavoce degli studenti campani ha presentato uno dei primi progetti: a partire da ottobre gli istituti alberghieri e le cooperative sociali della zona produrranno le mozzarelle di bufala dell'agro aversano utilizzando una fabbrica confiscata al clan criminale dei casalesi.

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