Molti i divieti e le restrizioni con profondi disagi alla popolazione. Le prime “indiscrezioni” sulla grandiosa inaugurazione dell’8 agosto, con fuochi d’artificio mai visti.
Pechino, Cina (AsiaNews/Agenzie) – Per “ragioni di sicurezza” proibito ai bar servire “neri” e mongoli, tenere tavoli sulla strada, suonare per la via, ma anche comprare medicine contenenti “stimolanti” senza ricetta. Aumentano i divieti per la Capitale olimpica, mentre le prime indiscrezioni parlano di grandiosi fuochi d’artificio per l’inaugurazione. I baristi della zona intorno allo Stadio dei Lavoratori, nel centro di Pechino, raccontano che funzionari della Sicurezza pubblica li intimano a non lasciare entrare i “neri” e i mongoli, molti hanno anche dovuto firmare un impegno. La ragione ufficiale è la lotta a stupefacenti e prostituzione, in passato gestiti da gruppi di mongoli o persone di colore. Inoltre i locali pubblici dovranno chiudere entro le 2 di notte, per “motivi di sicurezza” e ai baristi è chiesto di ricordare ai clienti l’obbligo di avere sempre con sé un documento d’identità.
C’è persino incertezza se i bar entro un raggio di 2 chilometri dagli edifici olimpici potranno lavorare o dovranno chiudere per l’intero periodo. In alcune zone sono anche vietati tavoli all’aperto, perché “la presenza di troppi stranieri riuniti all’aperto potrebbe creare problemi”. Come pure non si vogliono spettacoli musicali all’aperto, per evitare assembramenti e rischi di disordini.
Il musicita jazz David Mitchell dice che per la sua band a Pechino è sempre più arduo trovare dove suonare. “In questo modo – commenta sconsolato – si confermano solo i pregiudizi che gli stranieri hanno verso la società cinese: molto controllata e con scarsi spunti culturali. E’ autolesionista”.
Per garantire Olimpiadi “pulite”, per la vendita di 1.993 medicinali di uso comune è ora necessaria una prescrizione medica, oppure uno speciale avviso sulla confezione che contengono sostanze ritenute stimolanti non consentiti agli atleti. Per la prescrizione occorrerà recarsi a un ospedale, ma molti ospedali chiedono anche 100 yuan per una ricetta, con disagi soprattutto per gli anziani e i poveri.
Intanto dal 20 luglio entrano in vigore i divieti di circolazione giornalieri per milioni di veicoli, ma non sono ancora in funzione la 3 nuove linee metropolitane e Zhou Zhengyu, vicedirettore del Comitato per le comunicazioni di Pechino municipale, non sa dire quando saranno inaugurate. (continua a leggere)
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