La Corte Costituzionale turca respinge la richiesta di interdizione del partito di governo
La Corte Costituzionale ha respinto la richiesta di messa al bando del partito di governo Giustizia e Sviluppo (Akp) per l’accusa di “attività antilaiche”. Lo ha annunciato, al termine del terzo giorno di udienza, il presidente della corte, Hasim Kilic, aggiungendo però che alla formazione politica saranno dimezzati i finanziamenti pubblici. Il verdetto è stato emesso con sei giudici favorevoli e cinque contrari. La richiesta di scioglimento dell’Akp era stata presentata il 14 maggio scorso dal Procuratore generale della Cassazione presentando 17 capi di accusa su attività contrarie al principio di laicità dello Stato, garantito dalla Costituzione; il procuratore aveva anche chiesto l’interdizione dalla politica di 71 dirigenti del partito, tra cui presidente Abdullah Gul e il primo ministro Tayyip Erdogan. Richiesta anche questa respinta dalla Corte.
[BF]
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