lunedì, agosto 18, 2008

PeaceReporter - É atteso per oggi il ritiro delle truppe russe dal territorio gorgiano, secondo quanto annunciato ieri dal presidente russo Dmitry Medvedev. Il presidene francese Nikolas Sarkozy, che ha avuto un ruolo chiave nell'accordo di cessate il fuoco tra le parti, ammonisce Mosca minacciando “serie conseguenze” se non terrà fede all'accordo di ritirare le truppe, che ancora si trovano in parte nel territorio di Tbilisi. Intervistato da Le Figarò, il presidente francese ha specificato che se il ritiro non sarà “rapido e totale”, convocherà una sessione speciale del Consiglio Europeo. “Questo punto non è negoziabile” ha concluso.

Domenica 17 agosto Medvedev aveva promesso il ritiro dell'esercito dalla Georgia, ma senza specificare quante truppe rimarranno in Ossezia del Sud, dove Mosca mantiene delle forze di peacekeeping dal 1992. L'accordo di cessate il fuoco prevede la fine delle azioni militari, la concessione del libero accesso agli aiuti umanitari, il ritiro sia delle truppe russe che di quelle georgiane alle posizioni di prima dell'8 agosto e l'apertura di un tavolo di colloqui attorno allo status di Ossezia del Sud e Abkhazia. Alla pressione francese su Mosca si aggiungono anche quelle di Stati Uniti e Germania che, per bocca di Condoleezza Rice e Angela Merkel, hanno espresso solidarietà al presidente georgiano Saakashvili.

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