giovedì, agosto 21, 2008

Eco51.it - In Brasile si discute apertamente sui vantaggi del nucleare. A scatenare le polemiche non solo dell’opinione pubblica, ma anche di Greenpeace, è stata la dichiarazione rilasciata dal presidente Luiz Inacio Lula da Silva, il quale ha affermato che il Brasile costruirà altre 4 centrali nucleari una volta terminata la centrale Angra 3. Il problema di fondo rimane quello dello stoccaggio delle scorie radioattive a cui il governo brasiliano non ha ancora trovato soluzione.

Le 2 centrali attualmente in funzione, cioè Angra 1 e Angra 2, conservano momentamente le scorie all’interno delle centrali stesse. Si tratta comunque di misure provvisorie, in attesa che il comitato scientifico trovi una locazione precisa in cui collocare le scorie nucleari prodotte dalle centrali brasiliane.

Angra 3 è un progetto nato nel 1984 e interrotto a più riprese a causa della mancanza di fondi e della protesta dell’opinione pubblica. Ora per rifinanziare il progetto e concludere la costruzione della centrale servono, oltre ad ingenti risorse economiche, maggiori garanzie sullo stoccaggio delle scorie radioattive.

Il problema non è tuttavia di semplice lettura. Non esiste infatti una soluzione definitiva al problema delle scorie, non solo in Brasile, ma in tutto il mondo. Per questo sarebbe bene orientare gli investimenti su energie davvero pulite, rinnovabili e soprattutto prive di rischi. Il mondo politico però sembra in molti casi promuovere il nucleare come unica via perseguibile in tempi brevi. In realtà scienziati ed esperti sostengono in gran parte che il contributo dell’attuale tecnologia nucleare alla produzione di elettricità sia minimo e che l’unica via percorribile per ottenere risultati consistenti sia investire capitali nelle rinnovabili.

In Brasile ad esempio il contributo di Angra 1 ed Angra 2 è solo del 4% sulla produzione complessiva di elettricità. Ci si chiede dunque perchè il governo brasiliano continui a puntare sul nucleare quando avrebbe la possibilità di sfruttare la ricchezza di un territorio prodigo di risorse naturali pulite e rinnovabili.


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