venerdì, agosto 22, 2008

L'invito del vescovo di Pechino per la visita di Benedetto in Cina.

CITTA' DEL VATICANO (PapaBoys) - Il Segretario di Stato Cardinale Bertone aveva affermato un po' di giorni or sono 'La Cina è aperta', e sicuramente la recente lettera di Papa Benedetto ai cattolici cinesi un po' di 'breccia' l'ha provocata, ed un po' di strada spianata, anche se gli ostacoli non sono stati pochi. Il vescovo di Pechino, Giuseppe Li Shan in ina intervista al Tg1 di queste ore ha auspicato che Papa Benedetto XVI visiti la Cina e sostiene che "i rapporti con il Vaticano vanno sempre meglio". Ordinato nel 2007 su indicazione dell'Associazione patriottica (l'organismo governativo a capo della branca ufficiale della Chiesa cattolica) e - eventualità non scontata - con l'avallo del Papa, il presule ha affermato: "Speriamo tanto che Benedetto XVI faccia un viaggio in Cina. E' un grande desiderio, da tanto, e speriamo che accada". Per Monsignor Li Shan, "i rapporti con il Vaticano vanno sempre meglio, si può dire che ci sono grandi sviluppi".

Le relazioni diplomatiche cino-vaticane sono interrotte dal 1951, anno in cui il Partito comunista cinese prese il potere, ma negli ultimi anni si sono moltiplicati i contatti in nome del disgelo. I cattolici cinesi sono distinti in una Chiesa ufficiale (guidata, appunto, dall'Associazione patriottica) ed in una comunità legata a Roma, la cosiddetta Chiesa sotterranea. "Non esiste il problema dei cattolici clandestini", afferma inoltre il vescovo di Pechino al 'Tg1'. "In Cina ci sono tra gli 8 e i 10 milioni di cattolici".

"Per ora, parlare di un viaggio del Papa in Cina, e' del tutto prematuro. Tuttavia, le parole del vescovo Li-Shan, manifestano che tutti i cattolici cinesi amano e rispettano il Papa, ne riconoscono l'autorita' e sarebbero lieti di incontrarlo e questo e' certo un aspetto molto positivo ed incoraggiante". Lo ha affermato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, commentando l'intervista rilasciata in esclusiva al Tg1 dal vescovo di Pechino, Giuseppe Li-Shan, per il quale i rapporti tra Santa Sede e Pechino "vanno sempre meglio" e sono dunque prevedibili "grandi sviluppi", tra i quali ha auspicato un viaggio di Benedetto XVI in Cina. "L'intervista del vescovo Li-Shan, puo' essere considerata - ha commentato Lombardi ai microfoni di Radio Vaticana - uno dei segnali con cui, da parte cinese, si risponde alla disponibilita' e all'auspicio manifestato dal Papa, nella sua Lettera di un anno fa, per cercare una normalizzazione dei rapporti tra Cina e Santa Sede". Il portavoce vaticano ha ricordato pero' che "diversi problemi importanti non sono risolti". "Ma - ha aggiunto - da parte della Santa Sede vi e' l'intenzione e la volonta' di continuare a portare avanti un dialogo leale e costruttivo"., Secondo il vescovo di Pechino, nominato dall'Associazione Patriottica ma accettato dalla Santa Sede, in Cina "si contano tra gli 8 e i 10 milioni di cattolici. A Pechino ci sono 20 Chiese e nei giorni festivi vengono celebrate 3 o 4 Messe, con circa 3.000 fedeli per ogni funzione".

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