mercoledì, agosto 06, 2008

Appello del Papa in occasione dei Giochi Olimpici.

BRESSANONE (PapaBoys)- E' "importante che la Cina, questo grande continente, si apra al Vangelo". Lo ha detto Benedetto XVI, durante la visita compiuta oggi a Oies, in Val Badia, visitando i luoghi natali di San Josef Feinandemetz. "San Giuseppe - ha proseguito il Pontefice - ci insegna che il Vangelo non è alienazione per nessuna cultura e nessun popolo". 'Una folla di di 4 mila pellegrini, saliti per lo piu' a piedi, lungo un sentiero-via, ha atteso questo pomeriggio il Papa ad Oies, in Val Badia, presso la casa natale di San Giuseppe Freinademetz (1852-1908), missionario che trascorse 30 anni in Cina e fu canonizzato nel 2003 da Giovanni Paolo II. I fedeli sono iniziati ad arrivare dalla prima mattina. Accalcati dietro le transenne, riforniti di bottiglie d'acqua dai volontari, i fedeli ha atteso Benedetto XVI che è giunto da Bressanone, dove sta trascorrendo le sue vacanze, per visitare la casa natale e la cappella dell'unico santo altoatesino e rivolgere poi un saluto ai fedeli raccolti nella vicina chiesa. Si tratta della prima uscita ufficiale di Papa Ratzinger da quando è giunto in Sud Tirolo la settimana scorsa, se si esclude l'Angelus domenicale. Ad Oies sono state predisposte imponenti misure di sicurezza.

L'elicottero del Papa è giunto ad Oies, in Val Badia, poco dopo le 17. Il Papa dopo aver visitato la casa museo di San Giuseppe, si rechera' poi nella vicina chiesa santuario dove presiederà una preghiera, rivolgerà un breve saluto alla folla di pellegrini e la benedira'. ''La visita e la preghiera del Santo Padre sono quanto mai significative - sottolinea il parroco don Francesco Sottara - perché l'apertura delle Olimpiadi è venerdì prossimo e il nostro santo amava molto la sua terra d'adozione''. Papa Ratzinger si è fermato per circa un'ora. Ad accoglierlo anche il coro e la banda del paese.

Freinademetz è il grande Santo dei tempi moderni di questa terra - aveva ricordato oggi il portavoce del Papa Padre Ferico Lombardi. I cattolici sono molto fieri di questa figura perché partendo da qui, dalla terra montana delle Dolomiti, da un piccolissimo paese, è riuscito ad andare lontano, a portare la Parola di Dio addirittura nel grande Paese della Cina. Ha fatto un cammino spirituale profondo, sia dal punto di vista della virtù, ma anche dal punto di vista culturale, cioè superando la infinita distanza che c’è tra la cultura delle montagne del Sudtirolo e la Cina.

Uno degli attesi appuntamenti pubblici di Benedetto XVI in Alto Adige è l’incontro di domani con i sacerdoti nella cattedrale di Bressanone. Sul sacerdozio, il Santo Padre ha più volte ribadito che si tratta di un servizio a Dio e all’umanità. Il prete - ha affermato il 7 maggio 2006 durante la Messa per l’ordinazione di nuovi sacerdoti - è “un amico intimo di Dio” e “un esperto di umanità” che segue ciascuno di noi “fin nei nostri deserti e nelle nostre confusioni”.

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