Ecoage.it - Il fumo uccide, può sembrare la scoperta dell'acqua calda ma non è così. In Italia i fumatori sono circa undici milioni. Contando anche gli ex fumatori si arriva alla notevole cifra di venti milioni di persone a rischio. Una recente indagine Eurispes ha fotografato il dramma delle conseguenze del fumo. Nel 2006 sono morte in Italia 35.427 persone per malattie respiratorie e 33.275 per tumori maligni alla trachea, ai bronchi o ai polmoni. Un intero stadio di calcio che si svuota. Quasi 70 mila persone perdono la vita ogni anno per le patologie respiratorie di cui il fumo è una delle principali cause determinanti. Non mancano però le altre cause ambientali, derivanti dalla nostra società contemporanea, come le condizioni di lavoro, l'inquinamento atmosferico, le polveri sottili e i fumi dispersi nell'aria. L'indagine è stata condotta dall'istituto in collaborazione con l'Universita' di Tor Vergata di Roma (fonte Asca 19-set-2008). Le patologie respiratorie sono tra le principali cause di mortalità e il futuro non prospetta nulla di buono. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità l'incidenza delle patologie respiratorie rappresenterà la terza causa di morte entro il 2020.
Come ridurre i rischi del fumo
Oltre a smettere di fumare e far smettere di fumare è consigliabile modificare la propria alimentazione arricchendola con sostanze antiossidanti, quali la frutta e la verdura, ed evitare l'abuso di alcol. Non ricordarsi del sovrappeso soltanto alla prova costume, una buona dieta e un peso equilibrato alla propria altezza sono un fattore di buona salute. Il benessere si costruisce ogni giorno con piccole scelte e anche con qualche rinuncia.
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