venerdì, settembre 26, 2008
Nasce un progetto di proporzioni enormi per poter portewr il livello d'istruzine a livelli adeguati in tutti i paesi dell'America Latina entro il 2021. Ventuno i presidenti impegnati nel realizzarlo.

PeaceReporter - Entro il 2021 i paesi iberoamericani non avranno (in linea di massima) più problemi legati all'istruzione dei loro cittadini. Un progetto di proporzioni enormi sta invadendo tutti i paesi dell'area. Si chiama Metas educativas 2021: la educacion que queremos para la generacion de los bicentenarios e si propone di debellare l'analfabetismo dilagante nel continente americano. I dati relativi ai paesi della regione, se paragonati con quelli europei, sono da mani nei capelli.
Si scopre infatti che in Guatemala e Nicaragua solo il 68 percento dei ragazzi termina la scuola primaria. Differente il dato che riguarda Cuba e Ecuador che arrivano a sfiorare il 95 percento. E poi ci sono i dati relativi all'istruzione dei bambini che vivono in campagna, dove l'alfabetizzazione lascia molto a desiderare, rispetto a quelli che vivono nei grandi entri urbani più fortunati e talvolta agevolati nel frequentare scuole primarie.
Stesso discorso vale per le scuole secondarie che sembrano essere importanti solo nei paesi che hanno un'economia piuttosto stabile come Brasile e Cile. In Guatemala ad esempio solo il 33 percento dei ragazzi raggiunge il livello secondario delle scuole. A Cuba si arriva quasi al 90 percento dato che conferma ancora una volta come l'isola caraibica sia nei primi posti al mondo per l'istruzione fornita ai ragazzi.

A Panama, solo lo 0,3 percento degli studenti provenienti da famiglie povere termina il liceo mentre oltre il 90 percento dei figli delle famiglie benestanti compie tutto il programma di studi.
Dunque, per porre fine a queste tremende differenze e fare in modo che i paesi dell'area completino il loro costante sviluppo è nato il progetto.
Fra le altre cose i presidenti dei 21 paesi dell'area hanno voluto la creazione di un fondo comune, denominato Fondo Internacional Solidario para la Cohesion Educativa, di due miliardi di euro: con questo i paesi più ricchi finanzieranno il 40 percento delle necessità relative all'educazione dei paesi più poveri. E secondo l'Unesco i paesi della regioni in ogni caso dovranno migliorare “il livello dell'istruzione primaria”.

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