RadioVaticana - “La situazione per i cristiani in Terra Santa resta difficile, soprattutto nei Territori palestinesi occupati”: è quanto ha affermato padre Pierbattista Pizzaballa OFM, custode di Terra Santa. Il religioso è intervenuto, nei giorni scorsi, all’assemblea generale dell’Associazione Svizzera di Terra Santa, che si è svolta a Lucerna. In particolare, padre Pizzaballa ha sottolineato come i giovani cristiani di Terra Santa “non vedano altro futuro se non l’emigrazione”. Tuttavia, ha aggiunto, qualche segnale positivo c’è, poiché “i pellegrini hanno nuovamente trovato la strada verso il luoghi sacri”, soprattutto negli ultimi due anni, “e donano un barlume di speranza a Betlemme e nei dintorni”. Il frate francescano - riferisce l'agenzia Apic - ha poi sottolineato la necessità di distinguere “la situazione dei cristiani che vivono nello Stato di Israele e di quelli che si trovano nei Territori occupati. Nel primo caso, il numero dei fedeli è rimasto stabile, anche se le percentuali sono in calo, poiché, in linea di massima, le famiglie musulmane hanno cinque figli, quelle di religione ebraica tre ed i cristiani due”. “La situazione economica - ha continuato padre Pizzaballa – non è facile, ma è nettamente migliore rispetto a quella dei territori occupati, in cui l’emigrazione cristiana è molto forte”. Secondo il Custode di Terra Santa, sono soprattutto i giovani di ceto medio a trasferirsi all’estero per trovare mezzi di sussistenza sufficienti.
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