A parlare è Valentina Vezzali, campionessa nello sport e nella vita.
PapaBoys - ROMA - Bella, è bella. Ma è anche dolce. E poi è l’italiana più vincente della storia, tanto che da più di 11 anni è al 1° posto nella classifica mondiale della sua disciplina sportiva. Nata a Jesi il 14 febbraio 1974, ha iniziato a praticare la scherma nel 1980 con il maestro Ezio Triccoli, insieme al quale ha anche cominciato a vincere. La prima vittoria, per l’esattezza, risale al 1983, nel Trofeo ‘Fumi’, categoria ‘prime lame’, e da allora non ha più smesso, collezionando un'infinità di titoli e medaglie. Quest’anno, come campionessa in carica e forte dell’esperienza acquisita, è andata a Pechino per la sua quarta Olimpiade. E l’oro delle medaglie, com’era nelle previsioni, non ha mancato di incastonarsi sotto i suoi occhi chiari. Ma Valentina Vezzali non è tipo da montarsi la testa: per lei lo Sport è importante, ma prima di tutto viene la Famiglia, quella con la ‘F’ maiuscola. La conferma viene dal piccolo Pietro, suo figlio, tre anni di assoluta vivacità, il frutto dell’amore splendido condiviso con il marito Domenico Giugliano, anche lui uno sportivo, un calciatore, per l’esattezza. “Io, mamma e papà siamo una Famiglia”, dice fiero il bambino. Ed è quanto di più bello e dolce possa uscire da quelle labbra innocenti.
Ma torniamo a Valentina. E’ nella sua casa di Jesi, il marito è in ritiro con la sua squadra, a farle compagnia c’è l’amatissima mamma. La Vezzali è già entrata nella leggenda, eppure non te lo fa pesare. E’ accogliente. E’ spontanea. Non ha malizia. Ed ha un grande cuore, completamente rivolto a Dio. Un cuore addirittura più grande del suo Palmarès, che pure è d’eccezione: 3 ori e 1 argento olimpici individuali; 2 ori olimpici e 1 bronzo a squadre; 5 ori, 2 argenti e 2 bronzi mondiali individuali; 5 ori e 1 argento mondiali a squadre; 3 ori, 1 argento e 1 bronzo europei individuali; 2 ori, 1 argento e 1 bronzo europei a squadre; 10 Coppe del Mondo; 61 vittorie in CdM (record); 11 anni al primo posto nel ranking mondiale; 11 titoli italiani; 2 Universiadi; 1 Giochi del Mediterraneo. Numeri, primati, trofei. Ma la sua vittoria più bella, quella di cui va più orgogliosa, è la Famiglia. Basta leggere questa intervista concessa a ‘Petrus’ per rendersi conto che Valentina Vezzali non è solo la regina del fioretto ma anche una fervente cattolica. Non a caso, la struttura Rai-Vaticano l’ha scelta per farle leggere un passo delle Sacre Scritture nell’ambito del programma televisivo ‘La Bibbia Giorno e Notte’ messo in cantiere per Novembre dal maestro Giuseppe De Carli.
Valentina Vezzali, domanda secca: com’è il Suo rapporto con la Fede?
“Straordinario. Sono molto credente e ritengo che dietro ad ogni singolo fatto che accade nella mia vita ci sia, in realtà, una sorta di disegno divino. Le dirò di più: se sono riuscita a fare un po’ di strada, è perché mi ha guidata Dio”.
Beh, se è per questo, la strada è stata lunga: Lei è una leggenda vivente, ha vinto tutto ciò che potesse vincere nel mondo della scherma.
“E ciò lo devo solo al Signore. Certo, io c’ho messo del mio, mi sono impegnata, ho fatto tanti sacrifici, ho lottato a denti stretti, non mi sono mai risparmiata, ho anche dovuto affrontare seri infortuni, ma se ce l’ho fatta, mi creda, è solo grazie a Dio”.
L’ennesima gioia è arrivata alle recenti Olimpiadi di Pechino. Anche lì, dove il regime comunista fa di tutto per tenere Cristo fuori dalla società, si è affidata a Dio?
“A Dio, certo, ma anche alla Madonnina”.
Per favore, continui…
“Deve sapere che prima di ogni gara - e ciò è avvenuto non solo a Pechino ma durante tutta la mia carriera - avverto il desiderio e il bisogno di pregare la Madonna. E sento che mi è vicina, perché è Madre come me e so che ogni madre adora i suoi figli ed è sempre pronta a proteggerli e ad esaudirli”.
E’ bello questo Suo amore per la Vergine.
“E’ un amore spontaneo, la adoro. A lei ho affidato anche la mia Famiglia. Sa, io tengo molto al concetto di Famiglia. Per me, mio figlio e mio marito (senza dimenticare la mamma) vengono prima di tutto e tutti. Non c’è trofeo che possa gareggiare con loro”.
Ha un Santo protettore?
“Si possono avere altri Santi protettori quando ci si è già affidati a Dio e alla Madonna? No. Tuttavia, ho una particolare ammirazione per il Patrono della mia Jesi, San Settimio”.
Però sappiamo della Sua grande devozione per il Servo di Dio Giovanni Paolo II…
“Che dolce che era! Lo amavo tantissimo! Nella mia vita ho avuto la gioia di incontrarlo due volte. La prima avevo 11 anni ed ero in gita a Roma. Ricordo che per una pura coincidenza lui passò mentre mi trovavo in Piazza San Pietro. Allora iniziai ad acclamarlo, ed ecco che lui si voltò verso di me e mi benedì. Mia mamma mi disse subito che grazie a quella benedizione sarei stata molto fortunata nella vita… E così è stato, basta pensare al capolavoro che ho realizzato con la mia Famiglia. La seconda volta, invece, nel 2001, grazie all’ex Direttore della ‘Gazzetta dello Sport’, Candidò Cannavò, sono riuscita addirittura ad essere ammessa al baciamano del Papa. Non dimenticherò mai i suoi occhi chiari e il suo guardo intenso; sì, posso dirlo tranquillamente, negli occhi di Giovanni Paolo II vidi gli occhi di Dio”.
E di Benedetto XVI cosa ci dice?
“Purtroppo non l’ho ancora incontrato, ma lo ammiro tantissimo. E’ un uomo mite, buono, generoso, si vede subito. E’ un grandissimo Papa, ma non sta a me dirlo”.
Cosa apprezza più del suo Magistero?
“La difesa della Famiglia. La Famiglia è minacciata, offesa, svilita, ma il Santo Padre non perde occasione per difenderla, osannarla, porla al centro dell’attenzione del mondo”.
Valentina, qualche giorno fa i soliti maligni hanno ironizzato su quella frase rivolta al premier Silvio Berlusconi durante ‘Porta a Porta’. Come l’ha presa?
“Male, ovvio. Per carità, è vero che ho detto al Presidente: ‘Da lei mi farei toccare davvero’, ma intendevo in senso tecnico, visto che gli avevo appena donato un fioretto. E invece no, qualche malizioso ha interpretato quella frase come un volgare doppio-senso, ma assicuro che non lo era e non lo voleva essere”.
A noi è parsa solo felice di incontrare il Capo del Governo.
“E infatti sono stata felice e onorata. Ma il mio sano patriottismo, il mio rispetto verso ciò che rappresenta Berlusconi, cioè una delle massime cariche della Repubblica, del mio Paese, è stato artatamente trasformato in un ammiccamento. Pensi, c’è chi ha addirittura messo in Internet un video rap del mio dialogo con il premier. E’ inaudito…”.
Non Le chiederemo se farà mai politica, perché le scadenze elettorali sono ancora lontane, ma ci direbbe se ha ricevuto offerte dal mondo dello spettacolo dopo il trionfo di Pechino?
“Sì, mi è stato proposto di partecipare a dei programmi televisivi (dei reality?, ndr), ma ho rifiutato”.
Il Suo collega Aldo Montano aveva fatto diversamente…
“Non entro nel merito delle decisioni altrui. Personalmente, ho intenzione di prepararmi al meglio da qui a 4 anni dal punto di vista agonistico. In futuro si vedrà…”.
In che senso? Tiene la porta aperta alla Tv?
“Beh, chissà, potrei valutare di volta in volta i programmi a cui mi vorrebbero far partecipare. Di sicuro, quelli che mi hanno proposto dopo Pechino, non si addicevano a me, e li ho rifiutati anche per questo. E poi, mi creda, le mie priorità sono altre: la Famiglia, la Fede, la scherma. La Tv può attendere, un domani si vedrà. Non dico no a priori alla Tv, ma neanche sì ad occhi chiusi”.
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