Agenzia Misna - La diffusione della malaria è ancora grande, ma i progressi fatti indicano che si è sulla strada giusta per sconfiggere una malattia che colpisce soprattutto l’Africa sub-sahariana: è questo in estrema sintesi il risultato a cui è giunto un rapporto sulla malaria pubblicato oggi dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e relativo al periodo 2004-2006. In base ai dati in possesso dell’Oms, i casi di malaria nel 2006 sono ammontati a 247 milioni e di questi 881.000 sono stati mortali (il 90% in Africa, il 4% nel sud-est asiatico e un altro 4% nei paesi del Mediterraneo orientale). L’85% dei casi mortali, inoltre, ha riguardato bambini minori di cinque anni di età. Tuttavia, per la prima volta, in tre paesi africani – Eritrea, Ruanda e Sao Tome e Principe – si è riusciti a dimezzare il numero dei malati, e sostanziali miglioramenti si sono anche avuti in Madagascar, Zambia e Tanzania grazie alla diffusione di insetticidi e alla distribuzione di milioni di zanzariere. Resta invece critica la situazione in Nigeria, primo paese africano per numero di vittime, Repubblica democratica del Congo, Uganda, Etiopia e Sudan.
“Adesso sappiamo però che gli interventi di prevenzione stanno funzionando e che siamo potenzialmente in grado di porre una rapida fine alla diffusione della malattia” ha detto presentando il rapporto Ray Chambers, il rappresentante speciale del Segretario generale dell’Onu per la malaria.
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