giovedì, ottobre 02, 2008

Agenzia Misna - Negli ultimi sei mesi la situazione in Afghanistan è “nettamente peggiorata”: lo sottolinea un rapporto presentato dal segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, secondo il quale sono i civili a pagare il prezzo più alto del conflitto. Nel documento si afferma che nei primi otto mesi dell’anno la guerra ha provocato ben 4600 morti; tra le vittime i civili sono 1445, circa il 39% in più rispetto allo stesso periodo del 2007. Secondo il rapporto, nel mese scorso si sono inoltre verificati ben 983 “incidenti legati alla sicurezza”, un’espressione piuttosto vaga utilizzata per indicare attentati, bombardamenti e altri episodi di violenza. “L’influenza della guerriglia – ha detto ieri Ban Ki-moon - si è rafforzata anche oltre le zone tradizionalmente più turbolente, in particolare nelle province attorno a Kabul”. Nell’analisi statistica del conflitto, il rapporto dell’Onu sottolinea le responsabilità dei circa 53.000 soldati stranieri che occupano l’Afghanistan dal 2001: oltre a causare le vibrate proteste del governo alleato di Kabul, i bombardamenti aerei della Nato o della “coalizione” a guida americana hanno ucciso tra gennaio e fine agosto anche 393 innocenti.


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