sabato, ottobre 11, 2008
GreenPeace — Doppio azione di Greenpeace all'apertura del Salone Mondiale dell'auto di Parigi. Un gigantesco striscione - raffigurante la Terra schiacciata dal passaggio di un'automobile – ha accolto i visitatori all'entrata. All'interno, invece, circa cinquanta attivisti si sono chiusi nell'abitacolo delle auto più inquinanti - BMW, Mercedes e Volkswagen - con il messaggio "Salviamo il clima: 120g di CO2 entro il 2012". Con questo blitz Greenpeace ha voluto denunciare il comportamento delle case automobilistiche che stanno cercando di sabotare il egolamento europeo sulle emissioni di CO2 dalle automobili, da approvare entro la fine del 2008.

Sotto i riflettori del Salone dell'auto, infatti, tutti i produttori si presentano come "verdi", comunicando che i loro modelli sono i meno inquinanti. Ma a Bruxelles fanno pressione sull'Europa per indebolire la regolamentazione volta a limitare le emissioni di CO2 delle auto.

Greenpeace attacca i costruttori tedeschi, che producono le automobili a maggiore impatto ambientale e ostacolano l'approvazione di un Regolamento efficace. Le critiche, però, non risparmiano le altre case automobilistiche europee, che, nonostante abbiano migliori performance in termini di CO2, continuano a essere solidali con i costruttori tedeschi.

Se la lotta ai cambiamenti climatici è la priorità della presidenza Sarkozy all'Unione europea, una regolamentazione - che limita le emissioni a 120 di CO2 g/km entro il 2012 per la media delle automobili europee e fissa adesso un obiettivo di 80 g/km entro il 2020 - dovrebbe assolutamente essere difesa.

Se venisse adottato un compromesso tra Germania e Francia per indebolire il Regolamento, l'Europa sarebbe incapace di raggiungere l'obiettivo di riduzione dei gas serra fissato per il 2020 in base al Protocollo di Kyoto.

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