sabato, ottobre 11, 2008
Al Sinodo dei Vescovi in primo piano la Parola di Dio nella famiglia e nelle terre di difficile evangelizzazione. Intervento del card. Scola sulla Sacramentum Caritatis.

RadioVaticana - La recezione della Sacramentum Caritatis non solo è in atto, ma fa ben sperare. E’ quanto ha detto il card. Angelo Scola, intervenendo al Sinodo dei Vescovi, in corso in Vaticano sul tema “La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa”. Il Patriarca di Venezia ha presentato una relazione sull’attuazione dell’Esortazione apostolica post-sinodale, pubblicata nel 2007. Altro tema trattato in Aula è stato quello dell’evangelizzazione in contesti come l’Europa dell’est, la Birmania o la Terra Santa: aree geografiche - si è detto - segnate dalle persecuzioni dei passati regimi totalitari, da catastrofi naturali come il ciclone Nargis e dal conflitto israelo-palestinese. In particolare, è stato notato che i cristiani arabi hanno difficoltà a leggere l’Antico Testamento a causa di interpretazioni politiche ed ideologiche che gravano su di esso. In questo senso, da segnalare la proposta avanzata da Gregorio III Laham, Patriarca di Antiochia dei Greco-Melkiti, che ha suggerito l’organizzazione di un “forum sulla Parola di Dio” in cui cristiani e musulmani possano incontrarsi, discutere e meditare. Ecco cosa ha dichiarato lo stesso Patriarca ai nostri microfoni:

R. - Vorrei che musulmani e cristiani si incontrassero. E questa è già da anni una realtà a Gerusalemme, dove - nel Centro Nôtre-Dame - cristiani, musulmani ed ebrei si ritrovano insieme, malgrado la situazione così difficile in Terra Santa, e meditano la Parola senza discussioni: io medito e prego, dopo viene l’ebreo e il musulmano. Questa è un po’ l’idea che io vorrei realizzare anche in Siria e in Libano, laddove ho la giurisdizione.

D. - Una corretta esegesi della Parola di Dio è, quindi, un punto di dialogo comune?
R. - Quando Dio parla, parla a tutti gli uomini. Tutti gli uomini sono, quindi, invitati ad incontrare Dio e ad incontrare colui è creato ad immagine di Dio, l’uomo.

Nel pomeriggio di ieri, invece, ha dominato il tema dell’esegesi biblica: in particolare, è stata ribadita la necessità di avvicinare la Parola di Dio ai fedeli più lontani, favorendo traduzioni della Bibbia anche in lingue poco diffuse. Quindi, è arrivato l’annuncio della firma, il prossimo 14 ottobre, di un accordo tra la Federazione Biblica Cattolica e le Società bibliche, per una traduzione e diffusione del Libro Sacro.

Infine, un sentito applauso ha accolto gli interventi di due delegati fraterni: il reverendo Gunnar Stälsett, vescovo emerito di Oslo, esponente della Federazione mondiale luterana, e il reverendo Robert Welsh, dei Discepoli di Cristo. Al centro delle loro rispettive riflessioni, la condanna del fondamentalismo religioso, l’invito a tutte le persone di fede ad impegnarsi per gli obiettivi per lo sviluppo del millennio e l’appello a superare le divisioni “all’interno del Corpo di Cristo”.

Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa